Le forze dell’ordine scoprono dei messaggi sul cellulare di Kike Salas che lo collegano a scommesse illecite

Il calciatore del Siviglia, Kike Salas, ha fatto uso di profili falsi per scommettere sulle proprie ammonizioni, come rivelano le chat di WhatsApp inviate agli amici e pubblicate da ‘El Confidencial’. Durante le ultime partite della scorsa stagione, quando la sua squadra non aveva più nulla da perdere, ha incrementato il numero di ammonizioni in contatto con un gruppo di amici e familiari, coinvolti in scommesse vietate.

Salas è stato arrestato alcuni mesi fa dalla Polizia Nazionale mentre si allenava con i suoi compagni e costretto a presentarsi in tribunale a Morón de la Frontera nell’ambito di un’inchiesta su scommesse illecite che coinvolge decine di persone legate al calciatore.

Sebbene abbia scelto di non dichiarare, il suo telefono cellulare è stato confiscato. Nei messaggi rinvenuti dagli agenti, ci sono prove dell’involgimento del difensore in questa questione, che potrebbe avere conseguenze serie, inclusa la possibile revoca della licenza. In uno dei messaggi, il calciatore si rivolge a uno degli indagati, César G, salvato come Richii, affermando: “Avrai 500 sul tuo conto; 300 sono miei e 200 tuoi. Ho messo 50 su Isco”. Il Siviglia, nel frattempo, ha espresso condanna per tali comportamenti, collaborando con l’inchiesta della Polizia. “Il Siviglia rispetta pienamente i processi legali e sottolinea il proprio sostegno al principio di presunzione d’innocenza del nostro giocatore. Naturalmente, il Siviglia FC condanna ogni forma di frode nel mondo sportivo e, in particolare, quelle che possono intaccare l’integrità della competizione”.

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