Il tecnico del Girona, Míchel Sánchez, ha rilasciato un’intervista al programma ‘El Larguero’, durante la quale ha fornito ulteriori informazioni riguardo al ricovero ospedaliero avvenuto alcune settimane fa. Rispondendo a una domanda sulle sue condizioni, ha dichiarato: “Va tutto bene.
Sono sotto trattamento e segnalato dai medici. Sono più tranquillo ora.” Míchel ha spiegato di aver sofferto di una “trombosi venosa profonda alla gamba sinistra, precisamente nel polpaccio. Non era mai capitato prima. Ho fatto degli esami e c’è un fattore genetico coinvolto.
Anche mio padre ha avuto lo stesso problema. Adesso stiamo monitorando la situazione e prendendo la medicina necessaria.”
Inoltre, il mister ha aggiunto che “avevo un fastidio al polpaccio, ma pensavo fosse un normale affaticamento. Tuttavia, ho avuto il trombo per 15 giorni. Poi, il dottore mi ha fatto un’ecografia, lo ha rilevato e mi ha spedito in ospedale. Gli altri test hanno confermato la diagnosi.” Ha concluso dicendo: “È stata una grande paura, ma per fortuna non ci sono state conseguenze gravi.”
Durante l’intervista, Míchel ha colto l’attenzione parlando della preparazione per le partite. “Ho notato che il video non è realmente efficace. Può essere utile, ma il giocatore non prova davvero ciò che accadrà finché non lo vive in prima persona,” ha affermato. Ha anche sostenuto che “puoi indicargli dove si trova lo spazio, ma il calciatore può vedere il video senza percepirlo, poiché non sta vivendo l’azione sul campo. Penso che il video possa essere uno strumento di supporto, ma non un metodo di lavoro.” Infine, ha confessato: “Credo di aver utilizzato troppo il video quest’anno e di esserne pentito. Non penso di aver consolidato l’idea in nessun momento.”