Un ulteriore legame nel perpetuo filo dell’Athletic

È una triste realtà, nessuno è immortale, ad eccezione del ricordo. De Marcos ora è parte della storia, trasformato in leggendario. La Leggenda di Laguardia. 573 incontri giocati. 16 stagioni. Un atleta polivalente. E che importa aver perso contro il Barça? San Mamés aveva ben chiaro il significato di quel momento: si trattava di un tributo.

Le lacrime di domenica verranno portate via dalla pioggia, ma i fan non dimenticheranno il numero 18, le sue straordinarie corse lungo la fascia e il fatto che fosse il capitano durante quegli anni memorabili in cui Bilbao ospitò la Finale di Europa League e il team si classificò quinto e quarto in Liga, in due annate eccezionali.

Alcuni ricorderanno anche la vittoria a Old Trafford, dove sfoggiò la sua maglia con una velocità impressionante.

Nella prossima stagione sarà in tribuna con noi, come un appassionato qualsiasi. È vero che alcuni di coloro che domenica piangevano e lo acclamavano ora stanno facendo il possibile per allenarsi a Lezama, cercando un posto in una delle squadre, sia maschili che femminili, per indossare con orgoglio la maglia rojiblanca. Questa è la tradizione che portiamo avanti dal 1898, e che mostreremo anche nel prossimo anno nella più importante competizione di club nel mondo.

L’Athletic, come sempre, si colloca tra le squadre più prestigiose. Con Iribar come ambasciatore, un ruolo per il quale De Marcos si adatta perfettamente. Solo il tempo potrà dirlo. Valdano ha affermato che Oscar si nutriva delle sue fatiche. È ora di prendere un respiro e rallentare. Che il capitano viva a lungo nei nostri ricordi rojiblancos. ¡Eskerrikaskos!

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