Iosu Rivas ha parlato con i giornalisti per la prima volta prima del debut del playoff di promozione del Sanse, in programma a Mérida. Sotto un sole cocente e in uno stadio Z6 che si presentava in modo eccezionale, il nuovo allenatore della squadra giovanile e futuro vice del primo team ha espresso un giudizio favorevole sullo stato attuale del gruppo, che sta mirando alla promozione con ambizione, ma senza pressioni.
Riguardo alla conclusione del campionato: “Recentemente avevamo già obiettivi da raggiungere, come una buona posizione in classifica. Riusciamo a mantenere la stessa spinta che ci ha caratterizzato durante l’intera stagione. I ragazzi si allenano con grande entusiasmo e desiderio di ottenere risultati significativi, speriamo di tradurre tutto ciò in realtà domenica.”
In vista del playoff: “È stata una annata in cui siamo stati per tre turni lontani dalle posizioni utili.
Il gruppo è carico, gli allenamenti stanno andando molto bene e questa settimana stiamo notando un ulteriore impegno che non c’è bisogno nemmeno di richiedere, perché tutti vogliono partecipare; la possibilità di formare una rosa per questa partita è una notizia positiva.”
Un’avversario difficile e ambizioso: “Ci troveremo di fronte a una squadra che ha occupato le posizioni alte per tutta la stagione, a volte guidando il suo girone. Sono un team audace, che gioca in attacco, è aggressivo e difende con solidità. Sarà una competizione intensa, e essendo una squadra storica, vorranno dimostrare di puntare alla promozione davanti al loro pubblico.”
La rosa è ampia, ci sarà una selezione e non ci si sofferma sulle assenze per convocati. “Abbiamo in allenamento 28 calciatori, a parte gli infortuni di Ibra e Sidney; tutti gli altri sono disponibili. Valuteremo l’allenamento di oggi e da lì faremo una convocazione equilibrata e competitiva per la prima partita. Siamo 28 giocatori e schiereremo 11 in campo, convocheremo 23, mentre Arkaitz sarà escluso. Ci concentreremo su coloro che hanno dimostrato il loro valore nel corso dell’anno. Con i rinforzi dal C, che stanno dimostrando di avere il livello adeguato, siamo fiduciosi di avere buone possibilità di competere”.
Per i ragazzi, un playoff rappresenta un’esperienza unica. “Fa parte del loro percorso formativo. Non ci limitiamo a dire che giocheremo un playoff per divertirci. Ci divertiremo e daremo il massimo, ma con l’ambizione di raggiungere risultati significativi. È qualcosa che il Sanse ha già realizzato qualche anno fa, e in quella stessa regione è l’inizio di un nuovo playoff, quindi punteremo a fare qualcosa di grande e a centrare la promozione”.
La sostituzione avvenuta con l’uscita di Sergio e l’ingresso di Agirretxe è stata molto fluida. Imanol si inserisce facilmente nel team, apportando il suo contributo fin dal primo istante. Essendo già familiare con i giocatori grazie agli allenamenti precedenti, il passaggio non è stato brusco, sebbene la mancanza di Sergio si sia fatta sentire. Tuttavia, il gruppo ha saputo adattarsi fin da subito, mantenendo alto il morale e ottenendo buoni risultati nella competizione. Per me, questo è stato un cambiamento significativo, ma è avvenuto in modo naturale. Non potevamo permetterci di perdere tempo a riflettere; era fondamentale proseguire con ciò che stavamo facendo bene e valorizzare il contributo dei calciatori che hanno reso tutto più semplice. Grazie al loro impegno, siamo riusciti a qualificarci per il playoff e ora ci concentriamo sulla prima eliminatoria, sperando di ambire a traguardi ancor più alti.
Imanol sarà parte integrante della squadra con Sergio: “Sì, abbiamo iniziato insieme nel C, e poi siamo passati al Sanse. Abbiamo condiviso tre anni di esperienza, e il merito è anche di Sergio che ha continuato a influenzare il gruppo. Affronto tutto questo con serenità, senza pensare troppo al futuro, poiché abbiamo già una bella responsabilità da gestire nel presente. È un passo importante per noi, e riconosciamo che il club ha sempre la capacità di progredire. Siamo nel posto migliore per affrontare questa sfida.”
L’importanza di un eventual salto in Segunda: “Un possibile accesso a Segunda… penso che siamo l’unica squadra riserva coinvolta in questo playoff, dato che non esistono altre squadre di riserva in seconda divisione. È una questione significativa, non si tratta di una cosa semplice e, per quanto riguarda la crescita dei giovani calciatori, avere l’opportunità di giocare e magari di guadagnarsi il posto in seconda divisione l’anno prossimo potrebbe portare a riflettere su cosa è successo a chi ha già giocato in seconda qualche anno fa e dove si trovano adesso, quindi senza dubbio è un’ottima opportunità”.
La parola “salto” non è vietata: “No, la squadra ha una forte dose di ambizione, tra le altre cose. Non ci faremo prendere dall’euforia, ma sì, il concetto di salto, il desiderio, l’ambizione sono già parte del loro DNA, quindi sono certo che questo si vedrà, soprattutto domenica e la settimana prossima qui a Zubieta. Maggiore sarà il pubblico presente, migliore sarà l’energia che ci sosterrà, ed è quel supporto che ci servirà”.
Il fatto che il pareggio non influenzi la strategia: “Questo è qualcosa su cui riflettere, se davvero è necessario. Negli istanti finali, cercare di pareggiare può rivelarsi una scelta sbagliata, come abbiamo visto in passato”.
È stimolante per i giocatori che lui e Sergio siano i nuovi allenatori del primo team? “Questa domanda sarebbe forse più adatta a loro che a me. Comprendo che per gli allenatori potrebbe essere più facile entrare in sintonia con i calciatori, ma ora quello che ci preme è la partita contro il Mérida e siamo pronti a competere con grande entusiasmo”.