Mikel Jauregizar è arrivato a Lezama nell’estate del 2021, proveniente dal Bermeo, all’età di soli 17 anni. In questa stagione, è diventato un elemento chiave per Valverde nel centrocampo e ha appena rinnovato il suo contratto per altre quattro annate.
Il precedente contratto scadeva nel 2027, mentre il nuovo si estende fino al 2031. Il giovane vizcaíno esprime gioia: “È una sensazione straordinaria, questo è un giorno che ho atteso da quando ero bambino: giocare nella squadra della mia vita fino al 2031 e chissà, magari anche oltre,” ha dichiarato firmando accanto al presidente Jon Uriarte e al direttore sportivo Mikel González.
Questo rinnovo corona due anni straordinari. È salito in prima squadra nella stagione scorsa, ha collezionato dieci presenze, vinto la Coppa e si è qualificato per l’Europa League. “Non avrei mai pensato a una cosa del genere. L’anno scorso abbiamo portato la gabarra, quest’anno siamo entrati in Champions. Molti mi dicono di non abituarmi, che è tutto molto difficile, ma cerco di godere ogni istante. Mi considero fortunato e voglio vivere queste esperienze come se fossero le ultime. Sono davvero felice,” ha aggiunto. Jauregizar ha partecipato a 48 incontri nella stagione conclusa domenica scorsa, diventando il quarto giocatore in termini di minuti di Liga, superato solo da Iñaki Williams, Vivian e Berenguer. “Provando un grande orgoglio, ho avuto il privilegio di condividere il spogliatoio con i miei idoli, che mi hanno insegnato tanto e sostenuto. Questo è stato fondamentale quest’anno: ho giocato molte partite e ho avuto tante occasioni. È la bellezza di questo club: chi oggi è in tribuna potrebbe un giorno indossare i colori della squadra,” ha riconosciuto.
Il giocatore basco adotta un numero iconico, il ‘18’, che è stato indossato fino a domenica da De Marcos, il secondo atleta con il maggior numero di presenze nella storia della squadra, e che è stato portato in passato da un altro grande come Gurpegi: “È stato un momento davvero significativo. Quando Demar mi ha detto che gli avrebbe fatto piacere se lo portassi io, inizialmente non riuscivo a crederci. Gli ho detto che sarebbe stato un peso per me, ma lui mi ha rassicurato dicendo che era in ottime mani e che dovevo indossarlo. Sentire queste parole da qualcuno che ho sempre considerato un idolo è stata un’emozione incredibile”. Il centrocampista si unisce al ritiro della squadra nazionale Under-21, guidata da Santi Denia, per preparare il Campionato Europeo in Slovacchia, ma ha già gli occhi puntati sulla prossima stagione, che presenta sfide entusiasmanti, tra cui l’opportunità di ascoltare l’inno della Champions all’San Mamés. “Siamo molto motivati e carichi per la stagione che verrà. Giocheremo in Champions, ci sarà un’atmosfera straordinaria e qui arriveranno le migliori squadre del mondo con i top giocatori. Questa è la particolarità dell’Athletic, difendere il nostro club contro i migliori e chissà, magari riuscire a vincere”, ha concluso.