Gli ufficiali di gara spagnoli hanno finalmente fondato un sindacato per tutelare i propri interessi

Martedì il quotidiano ARA ha riportato che gli arbitri stanno valutando la possibilità di formare un sindacato autonomo per rappresentare la categoria nel calcio spagnolo. Secondo quanto confermato da MD, il sindacato è già stato fondato. In effetti, si è svolta la prima assemblea, guidata da arbitri di livello internazionale come Sánchez Martínez, Gil Manzano e Cuadra Fernández.

La finalità principale di questa iniziativa è quella di garantire una difesa e la possibilità di negoziare in merito a qualsiasi questione che impatti sull’arbitraggio professionale. Tra i primi temi all’ordine del giorno per il nuovo sindacato c’è la negoziazione del contratto collettivo che è rimasto “bloccato” dall’estate 2023, coincidente con la scadenza del precedente accordo firmato dalla RFEF e LaLiga, attivo dalla stagione 2018-2019.

Questo significa che negli ultimi due anni gli arbitri hanno operato in condizioni economiche invariate, eccetto per le aggiornamenti legate all’IPC. Il sindacato si propone anche di proteggere gli arbitri da eventuali aggressioni ritenute eccessive o inappropriate, come i video diffusi dal canale televisivo del Real Madrid o attacchi poco professionali provenienti da club, atleti, allenatori e media. La creazione di questo sindacato consente agli arbitri di intraprendere azioni di sciopero, in caso decidano di farlo, sia per questa che per altre motivazioni.

Secondo la normativa vigente, è previsto un obbligo di comunicazione duplice, che deve avvenire con un preavviso minimo di 5 giorni rispetto all’inizio dell’azione. La notifica deve essere effettuata in forma scritta e deve includere specifiche informazioni: la composizione del comitato di sciopero, una relazione che spiega le ragioni che hanno portato allo sciopero, gli obiettivi che intendono raggiungere con la convocazione e la data di inizio dello sciopero. Con questo passo, i professionisti spagnoli dimostrano di prendere molto seriamente la difesa dei propri diritti.

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