Zubimendi ha affermato che non esclude la possibilità di continuare la sua avventura con la Real: “Certamente ci sono delle possibilità, ma sembra che l’estate sarà lunga e peculiare”

Martín Zubimendi non parla spesso in pubblico, ma quando lo fa, lascia sempre un’impronta. Recentemente, in un’intervista a Radio Nacional durante il suo periodo con la nazionale spagnola, il centrocampista ha accennato alla possibilità di rimanere alla Real Sociedad.

Ha riconosciuto che l’estate sarà lunga e diversa e ha chiarito la situazione riguardante la sua foto su Instagram, mentre circolavano voci sulla sua presenza a Londra. Inoltre, ha avuto parole di apprezzamento per Imanol.

Zubimendi non ha dato per scontata la sua partenza e ha indicato che ci sono possibilità concreti per rimanere nel club: “Ci sono opzioni, ma è vero che l’estate si presenta complicata e non so come si concluderà.

Al momento, non è la mia priorità pensarci; sono qui con la nazionale, che è già di per sé una grande responsabilità. Se dovrò dire qualcosa, lo farò in seguito”, ha detto.

La sua cessione all’Arsenal era stata già data per conclusa da diverse fonti autorevoli, e si era anche parlato di un possibile esame medico a Londra, cosa che lui ha smentito pubblicando una foto del suo quartiere a Gros. Ha spiegato: “È un chiaro esempio delle molteplici storie che circolano nel calcio. Spesso mi sveglio al mattino e leggo notizie su di me che non sapevo nemmeno di aver generato. Non prendo troppo sul serio queste voci, ma ho voluto condividere queste immagini per sottolineare che non rappresentavano la vera situazione”.

Infine, riguardo ai rumor di un possibile trasferimento al Real Madrid se Xabi Alonso lo contattasse, ha risposto con diplomazia: “Ho sempre detto che è stato il mio idolo. Ho avuto la fortuna di essere allenato da lui in un anno cruciale, per poi passare in prima squadra. Non mi piace discutere di ipotesi, preferisco parlare di fatti concreti. Rispondere a questo mentre sono con la nazionale spagnola, in un momento così significativo, sarebbe irrispettoso”.

Si è soffermato a lungo su Imanol, sul suo impatto e il significato che ha avuto per lui. “Appartengo a coloro che possono testimoniare il percorso di Imanol, sono passati otto anni dal mio esordio con lui in Segunda B, ho fatto il mio ingresso in prima squadra quasi simultaneamente. L’entusiasmo che ha suscitato a Gipuzkoa e a Donostia è stato straordinario. La gente si è avvicinata non solo per i risultati, ma anche perché riuscivano a riconoscersi, il suo stile di gioco è molto coinvolgente. Il suo potenziale lascito consiste nel lavoro quotidiano, molto esigente, spesso al limite o oltre, ma sottolinea che tutto ciò è per il nostro bene. Gli sono immensamente grato perché i miei progressi con lui sono enormi”, ha dichiarato.

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