Javi Hernández, un faro di speranza nel buio del bianco e blu

Giorni nuvolosi per il RCD Espanyol, che solo dieci giorni fa festeggiava la sua permanenza in Primera División. Le numerose assenze (fino a dieci, considerando il rinnovo di Javi Puado) e soprattutto la situazione complicata di Joan Garcia, sempre più vicino a unirsi al FC Barcelona, hanno notevolmente attenuato l’entusiasmo dei tifosi.

L’estate è lunga e la dirigenza sportiva ha dimostrato di saper navigare in acque turbolente, ma la verità è che i nomi già accostati al club non riescono a risollevare il morale di una tifoseria in cerca di buone notizie. Miguel Rubio ha chiuso la stagione come riserva al Granada e Marcos Fernández, pur avendo segnato dieci reti con il Betis Deportivo, non ha esperienza a livello elevato.

Dall’altro lato, José Salinas e Kike García si sono messi in mostra con Elche e Alavés, rispettivamente, ma la presenza di Carlos Romero e Roberto Fernández, ai quali l’Espanyol spera di trattenere, si staglia con forza. In questo quadro apparentemente desolante, si fa nuovamente viva la cantera, sempre pronta ad intervenire. Mentre molti vedono in Ángel Fortuño il successore ideale di Joan Garcia, che ha recentemente descritto il compagno come “una forza della natura”, ben sei giocatori formati in ‘La 21’ tornano a casa dopo periodi di prestito, con Javi Hernández che spicca tra di loro. Il centrocampista originario di Barcellona ha rinnovato il contratto fino al 2028 subito prima di iniziare la sua avventura in prestito all’Huesca e ha concluso la sua prima esperienza nel calcio professionistico con risultati eccellenti.

All’età di 21 anni, Javi ha affrontato una stagione impressionante nonostante un infortunio al quinto metatarsiano del piede destro che lo ha tenuto fermo per quasi due mesi. Ha preso parte a 27 incontri, di cui 16 da titolare, con la squadra dell’Alto Aragon, dimostrando un alto livello di prestazioni e superando nella formazione titolare giocatori con maggiore esperienza. Questo percorso eccezionale è culminato domenica scorsa con la sua prima rete in Segunda División; un gol spettacolare, frutto di una magnifica azione tra Patrick Soko e Joaquín Muñoz, autore dell’assist di tacco. “L’ultima vittoria, l’ultimo ballo e il primo gol con questa maglia che tanto mi ha dato”, ha condiviso con gratitudine il calciatore sul suo profilo Instagram. Ora, si apre un’importante fase per lui come parte dell’Espanyol. Javi parteciperà alla preparazione estiva con la prima squadra, dove si imbatterà in un sistema di gioco totalmente diverso dal 5-3-2 con cui Manolo González ha iniziato la stagione. Il nuovo modulo 4-2-3-1, che esalta il ruolo del trequartista, affida a Edu Expósito un compito centrale, e con questo sistema, Hernández ha messo a segno nove gol e fornito sei assist in 24 partite giocate con la squadra B. Un barlume di speranza in un contesto di incertezze.

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