Le qualità di Lenglet che hanno persuaso Simeone e l’Atlético

Notizie positive per Diego Pablo Simeone, allenatore dell’Atlético de Madrid. Una preoccupazione in meno, per così dire. Non solo in vista del prossimo Mondiale per club, che si svolgerà tra metà giugno e metà luglio, qualora i colchoneros raggiungessero la finale, ma soprattutto per il campionato futuro.

Il difensore francese Clément Lenglet ha firmato un nuovo contratto con l’Atlético de Madrid fino a giugno 2028, dopo aver annullato il suo accordo con il FC Barcelona, squadra che lo aveva ceduto in prestito al club madrileno nella stagione 25/26.

La questione si era delineata da tempo, dato che Simeone desiderava trattenere Lenglet, il quale si era mostrato soddisfatto del suo soggiorno al Metropolitano, dopo un paio di stagioni complicate che non gli avevano permesso di trovare stabilità, nonostante avesse statistiche promettenti.

La difficoltà era rappresentata dal suo ingaggio elevato e dalle richieste forti del FC Barcelona per un eventuale trasferimento, che avevano ostacolato la permanenza del giocatore in alcuni club interessati. Anche in questo caso, l’Atlético si trovava ad affrontare lo stesso problema, ma la differenza era che a Lenglet restavano da ricevere 16 milioni di euro dal club catalano nelle prossime due stagioni; al Camp Nou volevano liberarsi di questo fardello economico.

In sostanza, era necessario ottenere la rescissione, poiché foste le circostanze avvantaggiavano tutti. Il Barcelona risparmiava, Lenglet si trasferiva nella squadra di suo gradimento e l’Atlético poteva acquistarlo senza alcun esborso, considerando gli investimenti significativi che sarebbero stati necessari per altre operazioni in questo mercato estivo.

Nel Metropolitano regnava una calma generale riguardo alla partecipazione al Mondiale per Club, dato che era già stabilito nell’accordo di prestito firmato con il Barça. Sia per il prolungamento del prestito, sia come giocatore a tutti gli effetti dell’Atlético, Lenglet avrebbe preso parte al torneo negli Stati Uniti, indossando la maglia rojiblanca.

SIMEONE, ENTUSIASTA DI LENGLET

La stagione di Lenglet, 29 anni, che ha giocato 34 partite con l’Atlético, segnando tre reti e fornendo due assist, ha colpito Simeone e l’intera squadra, grazie alla sua solidità difensiva, che gli ha permesso di essere richiamato nella nazionale francese. “Abbiamo trovato una persona straordinaria, consapevole delle sue forze e delle sue debolezze, onesta e dedita al lavoro,” ha affermato Simeone nel corso della stagione.

Non sono mancate le occasioni in cui il Cholo ha espresso pensieri che prefiguravano un esito positivo per il trasferimento definitivo. “Sta lavorando molto su ciò che ci serve, deve rendersi conto delle nostre necessità in quella posizione. È un calciatore umile, laborioso, con una forte motivazione a migliorarsi. A noi allenatori piace avere giocatori con questa voglia di crescere. Ci piace avere atleti disposti a migliorare le proprie abilità,” ha detto riguardo all’atteggiamento del difensore francese.

Per lui, l’acquisto di Lenglet è un passo significativo per il club, poiché il giocatore porta con sé esperienza e affidabilità in difesa. Le sue qualità si integrano perfettamente con quelle di altri difensori centrali. “Robin (Le Normand) e José (María Giménez) hanno una velocità superiore. Clement (Lenglet), invece, è più posizionale e si distingue per la sua intelligenza tattica, sfruttando al meglio le sue caratteristiche fisiche. Tutti e tre stanno contribuendo in maniera efficace. Forse, in termini di gioco aereo, José è il più forte, Robin si dimostra robusto nei contrasti, mentre Clement è molto abile con i piedi, portando una dimensione unica nella nostra manovra offensiva.”

Un messaggio chiaro e diretto – Guida completa

Magunazelaia ha dichiarato: “Sergio Francisco è stato il miglior allenatore che ho mai avuto a Zubieta e desidero persuaderlo.”

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