Rodrigo de Paul, il centrocampista argentino dell’Atlético de Madrid, si trova già a Los Angeles con il resto del gruppo. A un anno dalla scadenza del suo contratto, si presenta come un elemento fondamentale per il team in vista del Mondiale per club.
Nella sua miglior stagione con i colori rossoneri, ha dimostrato un progresso indiscutibile, ricoprendo un ruolo decisivo nella transizione offensiva della squadra di Diego Simeone. Dopo aver giocato titolare in due incontri con la nazionale argentina, uno concluso con una sconfitta di 0-1 contro il Cile e l’altro terminato 1-1 contro la Colombia, si è unito ai suoi connazionali Giuliano Simeone, Julián Alvarez, Ángel Correa e Nahuel Molina.
Già disponibili per il club ci sono anche Alexander Sorloth, Jan Oblak e Conor Gallagher. In questa stagione, De Paul è il quinto per minuti giocati nell’Atlético, alle spalle di Jan Oblak, Julián Alvarez, Antoine Griezmann e Marcos Llorente. È terzo per numero di partite disputate (50) e secondo come assistman, con nove passaggi decisivi, superato solo dai dieci di Griezmann. De Paul si contraddistingue come il leader in quasi tutte le statistiche di passaggio nella squadra di Simeone.
Nessun calciatore della rosa ha superato i suoi dati di successo nei passaggi, con un totale di 2.172, seguito da Koke con 1.994 e Pablo Barrios con 1.718. Per quanto riguarda i passaggi chiave, il giocatore in cima alla lista ha totalizzato 34, seguita da Julián Alvarez a 25 e Griezmann a 22. In particolare, i passaggi all’ultimo terzo ammontano a 434, con 344 di questi riusciti. Nelle consegne verso l’area, i numeri indicano 222, di cui solo 117 sono stati efficaci; Griezmann, in questa categoria, segue con 157 passaggi e 52 riusciti. I passaggi progressivi raggiungono un totale di 456, con 383 risultati positivi, mentre quelli profondi si fermano a 81. Anche nei passaggi che portano a un tiro, il totale è di 62, con soli 35 che hanno portato a conclusioni in porta; il connazionale Julián Alvarez, che gioca un ruolo cruciale in questa squadra, totalizza 25 tentativi. Questo mette in evidenza quanto sia fondamentale l’apporto del centrocampista argentino, sia da regista che come intermedio, nel coordinare l’azione dalla fase difensiva a quella offensiva.
“Le statistiche parlano chiaro,” ha affermato Diego Simeone. “Ogni volta che è stato disponibile, è sempre stato titolare. È un elemento chiave per il nostro centrocampo, grazie alla sua leadership e personalità, che si riflette anche nei rapporti con i compagni,” ha proseguito, sottolineando che il giocatore ha iniziato 50 delle 51 partite in cui ha potuto partecipare, eccetto per l’incontro di Coppa del Re contro il Vic. “Un giocatore di riferimento,” ha continuato il tecnico argentino, evidenziando come quest’anno sia stato il migliore dal suo arrivo. Il centrocampista ha infatti migliorato ogni statistica che concerne i passaggi in avanti, raggiungendo numeri comparabili o superiori rispetto all’ultima stagione con l’Udinese, quando si è trasferito al Metropolitano per 35 milioni di euro. È un giocatore insostituibile in questa squadra.
Nessuno possiede il suo stile e la sua visione, che sono stati altalenanti in passato ma sono diventati più stabili ora. Finalmente, si è manifestata l’immagine di cui la sua squadra aveva bisogno, dopo tre anni di incertezze, al punto da diventare un elemento essenziale. Questo è emerso chiaramente durante il periodo decisivo, intorno a marzo. Con l’intensità degli sforzi che ha inciso su tutti, visto il susseguirsi ravvicinato delle partite (De Paul è stato titolare in tredici occasioni con l’Atlético in un breve lasso di tempo, da febbraio ai primi di aprile), la squadra ha risentito della sua assenza, in particolare in quella sconfitta per 2-4 contro il Barcellona nella ventottesima giornata di LaLiga, dopo essere usciti dai quarti di finale della Champions League contro il Real Madrid. È stato costretto a uscire al minuto 79, stremato dal notevole dispendio fisico nelle partite precedenti. Ora si prepara ad affrontare il Mondiale per club, risultando imprescindibile nel undici titolare come già accaduto contro il Paris Saint Germain e oltre. Questo rappresenta un ulteriore passo per De Paul, campione del mondo in Qatar 2022, ma anche un’opportunità per dimostrare quanto sia cresciuto nel suo apportare gioco all’Atlético, creando un maggiore impatto offensivo e guadagnando autorevolezza nello spogliatoio. Ha un contratto che si estende fino al 30 giugno 2026, a 31 anni. “Senza dubbio quel contratto lo abbiamo e poi il club deciderà cosa sia meglio per entrambi. Per noi è un giocatore di enorme importanza”, ha dichiarato Simeone, che ha saputo far emergere il De Paul più incisivo.