Proprio come i vichinghi che si avventuravano verso l’ignoto, Orri Óskarsson ha affrontato questa stagione come se fosse un viaggio silenzioso. Lontano dai riflettori e dalle lodi, ma con una fede incrollabile nel suo futuro. Sebbene non abbia avuto molte occasioni per mettere in mostra le sue abilità di attaccante, non ha mai perso la determina.
Anziché alzare la mano o cercare un approdo diverso, il giovane calciatore islandese ha continuato a allenarsi, osservare e apprendere, mantenendo viva la speranza. È consapevole che il cammino verso il successo può iniziare in modi inaspettati, non sempre con una vittoria o un trionfo immediato.
A volte il percorso si snoda attraverso il silenzio, il duro lavoro e la determinazione. E Orri, come un vero rappresentante della sua terra ghiacciata, ha affrontato l’inverno tenendo gli occhi puntati su un’estate migliore. Il suo obiettivo è quello di affermarsi con la Real Sociedad, senza considerare altre alternative. La realtà, però, è che questa stagione non è stata delle più brillanti per lui, né sul campo né in termini di riconoscimenti. Non è riuscito a emergere rispetto ai suoi compagni e ha visto la sua posizione soffiata da Oyarzabal, che ha giocato raramente come attaccante ma ha subito avuto la meglio su di lui. Óskarsson è arrivato dal Copenhagen negli ultimi giorni del mercato estivo, trasferendosi per circa 20 milioni di euro, rendendosi così il giocatore più costoso mai acquistato dalla squadra txuri urdin. Tuttavia, è rimasto ben lontano dal soddisfare le attese create attorno a lui. Le statistiche nella Real Sociedad non testimoniano un’evoluzione positiva per Óskarsson. Anzi, la stagione si è rivelata deludente. In diverse occasioni, è sembrato che non avesse il pieno appoggio di Imanol e il suo desiderio di giocare non è stato accompagnato dai gol necessari.
Fino ad ora, ha partecipato a 37 partite nelle tre competizioni: 23 in campionato, 9 in Europa League e 5 nella Coppa del Re, scendendo in campo da titolare in 14 occasioni. Per comprendere meglio questi numeri, è fondamentale analizzarli: a soli 20 anni, in una nuova squadra, è essenziale avere più minuti di gioco per dimostrare il proprio valore. Tuttavia, non è riuscito a farlo. L’attaccante ha realizzato solo 7 reti nell’intera stagione, una ogni tre partite. Questo dato assume ulteriore rilevanza se si considera che ha giocato da titolare meno della metà delle volte. Certo, è rimasto piuttosto lontano dalla manovra collettiva, con una media di 14,5 tocchi a partita. Il suo rendimento migliore è emerso in campo europeo, dove ha segnato un gol ogni 102 minuti, superando la media attesa. Nonostante ciò, l’investimento della Real Sociedad nel talentuoso islandese richiede prestazioni decisamente superiori rispetto a quelle mostrate finora.
Orri ha un progetto ben definito: non intende perdere l’occasione di brillare. Questa è la convinzione che ha condiviso con questo giornale riguardo la sua attuale situazione. La sua intenzione è chiara: continuare nella Real Sociedad, segnare un numero maggiore di reti e, perché no, riuscire a conquistare un trofeo. Si inserisce in una fase di transizione della squadra guipuzcoana, che ha puntato su giocatori con esperienze positive in Europa per rafforzare una base promettente che sta emergendo da Zubieta. Nonostante le voci e i rumors che si sono diffusi riguardo un possibile trasferimento, l’islandese rimane concentrato sull’idea di rimanere alla Real Sociedad. Si è prefissato di avere successo nella prossima stagione con il team di Sergio Francisco, dimostrando fin dal primo momento di poter conquistare un posto da titolare in una squadra che necessita di punti di riferimento. Il giovane attaccante è determinato e crede di avere molto da offrire con le sue qualità tecniche.
In aggiunta, è consapevole di avere un profilo raro nella squadra principale della Real Sociedad e, nonostante Bretos esplori il mercato, può fare affidamento su Orri.