Le informazioni che sottolineano il grande valore del successo del Sanse: il Nástic si distingue come la squadra migliore in casa e quella con il maggior numero di gol segnati nella Prima RFEF

Il Sanse ha conquistato un’incredibile vittoria a Tarragona, ottenendo così un vantaggio significativo da difendere nel ritorno a Zubieta per cercare di salire in Segunda. Anche se il risultato finale non è ancora certo, la situazione è ben avviata grazie al grande merito del filiale txuri urdin che ha superato il Nástic con un punteggio di 1-3 al Nou Estadi.

Non si è trattato di una semplice vittoria, bensì di un’impresa, supportata da numerosi dati significativi. Il Nástic, guidato da Sampedro, non era certo un avversario da sottovalutare. Questo tecnico era già stato parte del loro cammino in Primera (dove la squadra era retrocessa nella stagione 2006-07 insieme alla Real) e ha assunto il comando nel finale di stagione per tentare di portare il club catalano alla promozione.

Fino a quel momento, il Nástic si era dimostrato imbattuto, con due vittorie e altrettanti pareggi, incluso il passaggio al turno successivo dei playoff. Con o senza Sampedro, il Nástic ha evidenziato una grande potenza sotto diversi aspetti. Alla conclusione della Liga, si è piazzato come il club con il maggior numero di gol segnati (59) in tutta la Prima RFEF e il Sanse ha subito solo un gol, realizzato di testa all’83’ quando la squadra di casa stava perdendo 0-2, dimostrando la solidità difensiva. È anche il miglior team in casa della categoria, avendo ottenuto 41 punti, con sole due sconfitte, 41 gol segnati e appena 18 subiti. Tuttavia, il Sanse ha infranto queste statistiche, segnando tre reti e portando il Nástic sull’orlo dell’eliminazione. Fino a quel momento, il Sanse aveva trovato difficoltà a vincere agevolmente in trasferta, avendo già perso a Tarragona in campionato con un punteggio di 2-1. Infatti, non aveva mai superato il gol in trasferta durante tutta la stagione, ma stavolta è riuscito a realizzarne tre, ottenendo così la settima vittoria lontano da casa (due in playoff). Si ripete, come successo a Mérida, un’impresa in casa di un avversario di grande valore e ottimo in casa.

Il club realista si è trovato a fronteggiare numerose assenze significative, a cominciare dall’allenatore Sergio Francisco, che ha lasciato il suo incarico per passare alla squadra principale nella prossima stagione. Iosu Rivas, il suo vice fino a quel momento, ha preso le redini del team con grande successo, portando a una vittoria importante. Tuttavia, non erano solo l’allenatore e il suo vice a mancare; diversi giocatori di spicco avrebbero potuto elevare ulteriormente il livello della squadra. La dirigenza ha deciso di non richiamare Pablo Marín e Jon Martín, entrambi convocati per le competizioni europee under-21 e under-19 con la Spagna. Inoltre, il portiere titolare Aitor Fraga e l’esterno fondamentale Dani Díaz erano anch’essi convocati. A queste assenze si è aggiunta la sospensione di Arkaitz Mariezkurrena, essenziale in attacco, espulso nella partita di ritorno contro il Mérida. Anche Mikel Goti, la stella della squadra, e Job Ochieng, una valida alternativa offensiva, erano fuori per infortuni. Di conseguenza, è stato sorprendente vedere tre calciatori della squadra ‘C’ nelle posizioni da titolare, mentre uno è entrato dalla panchina. Gorka Gorosabel e Gorka Carrera hanno entrambi trovato la via del gol, mentre Arana ha offerto una prestazione solida in porta. Nonostante le difficoltà, il team ha mostrato un ottimo gioco collettivo, compensando le assenze in modo efficace.

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