In mezzo alla crisi generale contro il Paris Saint Germain, Antoine Griezmann ha continuato a non brillare, rimanendo lontano dalla rete e dalla sua forma decisiva. Attualmente, è bloccato a 197 gol con l’Atlético de Madrid, club in cui è il miglior marcatore, ma non riesce a segnare da ben 17 partite, eguagliando il suo record peggiore in 443 incontri.
L’ultima volta che ha trovato il gol risale al 25 febbraio, al sesto minuto della semifinale di Coppa del Re contro il Barcellona, dove ha contribuito al pareggio 4-4 con il secondo gol. Questo ha segnato l’inizio di un periodo difficile, simile a quello vissuto tre anni fa, nel 2022, quando si è trovato in una situazione analoghe.
Ora, sorprendentemente, sta vivendo questa serie negativa di 17 partite senza segnare, un totale di oltre 16 ore di inattività sul piano realizzativo. Neppure nelle gare in cui è stato titolare (nelle vittorie contro Athletic, Real Madrid, Sevilla, Valladolid e Girona; nel pareggio con l’Alavés e con l’Espanyol; e nelle sconfitte contro PSG, Real Madrid e Barcellona) ha trovato il modo di andare a segno, e nemmeno quando è stato schierato come riserva da Diego Simeone, in cinque di queste ultime partite. Una situazione che si ripete, come avvenne quando fece ritorno dall’esperienza al Barcellona, prima in prestito e poi a titolo definitivo. Anche nella parte finale della stagione 2021-22, in questo stesso periodo dell’anno, fu incapace di segnare per 17 partite di fila tra campionato e competizioni europee.
È stato titolare in dodici partite e subentrato in cinque, una situazione che attualmente si ripete, e le date sono quasi coincidenti: dal 23 febbraio 2022, nella partita terminata 1-1 contro il Manchester United, fino al 22 maggio di quell’anno, quando la stagione si chiuse senza segnare alcun gol. Tuttavia, all’inizio del campionato successivo, ha dimostrato una reazione, mettendo a segno 16 gol e fornendo 18 assist nella stagione 2023-24, e successivamente ha realizzato 24 reti nel 2023-24 e 16 gol fino al 25 febbraio 2024. Tuttavia, il suo periodo peggiore all’Atlético, che è anche quello attuale, non si limita solo ai gol, ma comprende aspetti più ampi, come evidenziato dalle sue ultime statistiche. Negli ultimi mille minuti di gioco, dopo quel pareggio 4-4 contro il Barcellona, ha effettuato un solo dribbling in area avversaria e ha tentato 19 tiri, di cui dodici sono stati dentro l’area, incluso quello di domenica scorsa che è stato parato da Gianluigi Donnarumma. Sei di questi tiri sono finiti nello specchio della porta, ma nessuno ha portato a un gol. Griezmann è stato cruciale per l’Atlético, portando dieci vittorie con i suoi primi 15 gol in questo campionato; le statistiche della squadra confermano l’impatto della sua assenza: nelle ultime 17 partite senza reti da parte sua, la squadra ha ottenuto otto vittorie, sette sconfitte e due pareggi. Diego Simeone ha un grande bisogno di lui, ma resta da vedere quanto sia ferma la sua fiducia nel calciatore. La titolarità contro il Paris Saint Germain è stata una chiara manifestazione della fiducia che il tecnico ripone in lui, considerato il giocatore più rilevante dell’era attuale per il suo contributo, la sua determinazione e la sua costanza. I numeri parlano chiaro: 197 gol e 87 assist, per un totale di 284 contributi offensivi.
Tuttavia, la situazione attuale è completamente diversa. L’allenatore ha spiegato la sua decisione di schierare Griezmann invece di Sorloth nell’undici titolare contro il Paris Saint Germain, affermando: “Julián ha giocato come centravanti e Griezmann si è posizionato sulla fascia sinistra. Quando Sorloth è entrato, ha avuto un’ottima chance per segnare il 2-1, che avrebbe potuto rimetterci in partita. Ho ritenuto che fosse necessario giocare la partita con Griezmann e Julián, ed è per questo che ho preso questa decisione.”