La Real Sociedad si prepara per affrontare una nuova stagione nel 2025-2026. Sotto la guida di Sergio Francisco, il club si ritrova per la prima volta fuori dai tornei europei dopo cinque edizioni consecutive in Champions o Europa League con Imanol Alguacil, ora in Arabia Saudita.
Nei primi incontri, in particolare nell’ultimo contro il Rennes, si sono manifestate evidenze già note. Si tratta di un collettivo di calciatori mancini, la cui performance migliora notevolmente quando riescono a trovare la loro posizione in campo. Nella prima frazione, né Sergio Goméz né Sucic, e tantomeno Oyarzabal, sono riusciti ad avere un impatto significativo, causando una prestazione deludente del team.
A tratti, sembrava quasi un’altra squadra.
Tuttavia, nella ripresa la formazione ha mostrato un approccio diverso in campo. Nei primi quindici minuti, Oyarzabal ha dimostrato di essere decisivo con un assist vincente, Sucic ha brillato trovando spazi, e Sergio ha contribuito dal lato. Cosa è cambiato? Fino a poco tempo fa, tutto era più semplice. Zubimendi, ora all’Arsenal, era sempre presente nei momenti giusti, permettendo agli altri di risaltare. La sua presenza era fondamentale affinché il pallone giungesse magicamente ai piedi dei più dotati. Ma non si trattava di magia; era un fenomeno che garantiva fluidità e continuità al gioco.
Trovare un giocatore del calibro di Zubimendi sarà un compito arduo per la Real Sociedad, ma quando la squadra si muove in sinergia come faceva con il numero 5, tutto sembra scorrere meglio. Infatti, la Real continua a vantare atleti di altissimo livello. Dalla panchina sono entrati Kubo e Brais, entrambi mancini, i quali, grazie a un’ottima disposizione in campo, sono riusciti a combinare giocate geniali, aumentando così il vantaggio. Questi due giocatori regalano valore alle corse in profondità di Barrene e ai passaggi di Oskarsson (quando è disponibile) e Karrika. Insomma, i giocatori mancini sono ancora presenti, così come il talento, ma Zubimendi non fa più parte della squadra. Il futuro successo dei txuri urdin dipenderà dalla capacità del gruppo di compensare la sua mancanza e di sfruttare le potenzialità dei loro mancini. Pur desiderando competere in Europa, l’assenza di impegni europei potrebbe consentire alla squadra di ricaricare le batterie e migliorare dal punto di vista tattico. Tra due settimane, si avvicina il momento decisivo.