Diego Forlán sarà l’immagine del tesserino da socio dell’Atlético de Madrid per la stagione in corso. Questo calciatore, che ha vestito la maglia del club dal 2007 al 2011, ha portato a casa un trofeo di Europa League e una Supercoppa Europea.
Sotto la bandiera dell’orsa e del madroño, ha segnato 96 reti in 198 incontri, fornendo anche 198 assist. Ha l’onore di essere l’unico atleta nella storia della squadra colchonera ad aver conquistato la Bota de Oro.
Il tesserino da socio
“È un grande onore fare parte della storia dell’Atleti.
Su questo tesserino figurano grandi calciatori che hanno lasciato un’impronta nel club. Essere presente e vedere i soci possederlo per una stagione è semplicemente straordinario.”
La sua esperienza all’Atlético
“Ho trascorso quattro anni giocando in campionato, Coppa del Re, Champions ed Europa League. Non si tratta solo dei trofei o dei riconoscimenti, ma dell’affetto che si riceve dalla gente, del significato di aver fatto parte di un club così prestigioso come l’Atlético de Madrid… Questo è ciò che davvero rimane.”
I suoi gol con l’Atlético
“Ho avuto la possibilità di realizzare tanti gol, belli e significativi. Quando gli attaccanti segnano per primi, questo rimane impresso nella memoria della gente. Ricordo una partita di qualificazione UEFA in cui ho segnato un gol molto importante. Poi ci sono stati i gol nella finale di Europa League, quelli da Pichichi e la Bota de Oro… Ho segnato davvero tanti.”
L’Europa League e la Supercoppa
“È qui che inizia a emergere un cambiamento significativo. Certamente, ora stiamo parlando di un club completamente diverso, ma la sua essenza e la passione della tifoseria dell’Atlético de Madrid rimangono inalterate. Arrivare in uno stadio di prima classe è qualcosa di eccezionale. Stiamo parlando di uno dei migliori club in Europa e nel mondo. È incredibile vedere le tribune e la qualità dello stadio… È semplicemente magnifico.”
Nel corso della storia dell’Atlético, molti attaccanti di altissimo livello hanno fatto la loro comparsa, e poter essere l’unico a ricevere la Bota d’Oro è qualcosa di straordinario. Quella stagione è stata eccezionale, con 33 partite e altrettanti gol. All’epoca, il club non era ai livelli attuali; ci trovavamo tra sesto e settimo posto, cercando di far entrare la squadra tra le prime quattro. Essere ricordato nella storia e rimanere l’unico fino ad oggi rappresenta un grande motivo di orgoglio.
Il coro dei tifosi
“Quell’inno fa ormai parte della tifoseria. Molti giocatori uruguagi, grandi attaccanti, hanno lasciato il segno e anch’io ho avuto la mia parte. Sentire che i tifosi cantano ‘uruguayo, uruguayo’ mentre giochi all’estero è un’esperienza che ti fa venire la pelle d’oca e provoca un’emozione immensa.”