Per il decimo anno, suddiviso in due fasi, José Bordalás e il Getafe continueranno a influenzare il destino di una squadra di carattere. Bordalás, che occupa il secondo posto nella classifica degli allenatori di LaLiga per longevità nel medesimo club, è diventato una figura fondamentale per una compagine che si affida a lui per garantire la propria sopravvivenza nella massima serie.
L’obiettivo primario del Getafe rimane, senza dubbio, la permanenza nel campionato. Anticipare eventuali successi o obiettivi più ambiziosi prima dell’incontro d’esordio contro il Celta sarebbe irrealistico. Solo dopo, le performance sul campo potrebbero alimentare sogni più grandi.
Tuttavia, fino a raggiungere almeno 42 punti, non è permesso agli uomini di Bordalás pensare oltre la salvezza. L’allenatore alicantino si conferma, ancora una volta, il lievito della squadra. Ha già collezionato sette stagioni complete e ha salvato il club in due occasioni: nella stagione 2016/17 e nel 2022/23. Nel primo caso, prese il posto di Juan Eduardo Esnáider quando la squadra si trovava in zona retrocessione dopo sette partite, portandola alla promozione. Nel secondo, subentrò a Quique Sánchez Flores quando il Getafe occupava il diciottesimo posto, riuscendo a garantire la salvezza. Tra un salvataggio e l’altro, Bordalás ha anche condotto la squadra a sette salvezze tranquille, a un prestigioso quinto posto nella stagione 2018/19 e a un partecipazione in Europa League (2019/20), dove raggiunse gli ottavi di finale. È diventato un punto di riferimento per i tifosi e un vero e proprio idolo, pronto a intraprendere il suo decimo anno, l’ottavo dall’inizio, per mantenere l’equilibrio di un club che quest’anno si troverà ad affrontare una sfida significativa. Aggiuntivamente, il Getafe ha avviato la ristrutturazione del suo stadio, che non sarà completata prima di novembre 2027, se i tempi saranno rispettati.
Nel frattempo, il club di Madrid dovrà gestire la situazione con i propri tifosi mentre sono in corso i lavori sugli spalti. Con i lavori già avviati, il Getafe dovrà disputare le prime tre partite della stagione lontano dal loro stadio, affrontando Celta, Sevilla e Valencia. Durante la prossima stagione e mezzo, l’obiettivo della società guidata da Ángel Torres sarà di evitare che i lavori influiscano sulle prestazioni dei giocatori, mantenendo la squadra in Liga fino al termine delle ristrutturazioni. Se ciò avverrà senza intoppi, il Getafe avrà un impianto di Prima Divisione, con una capienza aumentata a 20.000 posti a sedere, privo di fossati attorno al campo, completamente coperto, con una facciata esterna moderna e uniforme, oltre a migliori accessi e mobilità, e un potenziamento nell’illuminazione e nella tecnologia generale. Per ora, il primo passo sarà da compiere in questa stagione. A differenza della scorsa, quando Bordalás si lamentava di una pianificazione confusa con innesti di giocatori poco esperti giunti all’ultimo momento, il Getafe è riuscito ad avere maggiore stabilità sin dall’inizio. Dieci giocatori sono partiti e nove sono arrivati. Al 30 giugno, il club ha comunicato l’uscita di diversi atleti i cui contratti erano in scadenza o che dovevano tornare alle loro squadre di origine dopo una stagione o alcuni mesi in prestito. Hanno salutato Álvaro Rodríguez (Elche), Juan Bernat (senza squadra), Ramón Terrats (Espanyol), Bertug Yildirim (Rennes), Allan Nyom (senza squadra), Yellu Santiago (Hellas Verona), Carles Aleñà (Alavés), Carles Pérez (Aris Salonicco), Juan Berrocal (Atalanta) e Jonathan Silva (Johor Darul).
Il Getafe ha recentemente rinforzato la propria rosa con diverse acquisizioni. Sono stati attivati gli obblighi di acquisto per Juanmi Jiménez dal Betis, per una cifra di 1,20 milioni di euro. Inoltre, sono giunti in prestito Mario Martín dal Real Madrid e Adrián Liso dal Zaragoza. La squadra ha anche ingaggiato a parametro zero Kiko Femenía dal Villarreal, Álex Sancris dal Burgos, Javi Muñoz da Las Palmas, Yvan Neyou dal Leganés e Abdel Abqar dall’Alavés. Infine, è stato acquistato David Cordón, soprannominato ‘Davinchi’, dal Recreativo per 600.000 euro. Questi nove nuovi elementi andranno a completare una formazione già composta da giocatori di alto livello e grande esperienza, che si preannunciano fondamentali per la prossima stagione del Getafe.
Tra i protagonisti rimangono Omar Alderete, Christantus Uche, Luis Milla, Borja Mayoral, David Soria e Djené Dakonam, i quali rappresenteranno le colonne portanti dell’organizzazione di Bordalás. Non si esclude la possibilità di cedere qualcuno di loro, dato il loro valore di mercato che potrebbe portare a un buon guadagno. Ángel Torres è disponibile a considerare un’offerta vantaggiosa per sostenere le finanze del club. Inoltre, si sta valutando la possibilità di acquisire in prestito il forward del Real Madrid, Gonzalo García. La squadra include anche Jirí Letácek, Juan Iglesias, Diego Rico, Domingos Duarte, Álex Sola, Peter Federico e Coba da Costa, i quali saranno chiamati a dare il proprio contributo sotto la guida di quello che è considerato il vero faro del Getafe, il suo allenatore. José Bordalás sarà il punto di riferimento per un team che, anche quest’anno, combatterà per la permanenza nella massima serie, grazie alla direzione del tecnico più apprezzato nella storia del club.