Sergio Francisco ha dichiarato: “Siamo arrivati senza problemi a Mestalla; non ho alcuna preoccupazione riguardo al gol.”

LaLiga è finalmente iniziata e con essa si è svolta la conferenza stampa antecedente all’incontro. Questo evento ha segnato la prima apparizione di Sergio Francisco nella sala stampa di Zubieta, in una giornata importante per il nuovo allenatore di Irún. La Real Sociedad si appresta a inaugurare una nuova fase a Mestalla, rappresentando l’esordio ufficiale dell’allenatore nel calcio professionistico e il debutto della squadra donostiarra.

Prima dell’incontro, Sergio ha fornito un’analisi sullo stato della sua squadra in vista del debutto a Mestalla. Il tecnico della Real Sociedad ha confermato che l’unico assente per il match a Valencia sarà Gorrotxategi. “Gorrotxategi ha avuto dei problemi fisici e non sarà dei nostri a Valencia,” ha dichiarato, aggiungendo che questa assenza significa “perdere un ottimo giocatore, ma abbiamo molti talenti in squadra”.

“Mi sento molto sereno con i miei giocatori, non ho alcun dubbio. Le rose non sono definitive, il mercato è ancora attivo. Tutti noi abbiamo qualche incertezza sulla nostra forma. Credo che noi stiamo bene e abbiamo un piano di partita per controllare la situazione,” ha precisato. Inoltre, Sergio Francisco ha menzionato i giocatori che al momento non hanno una registrazione ufficiale e un numero di maglia, sottolineando che “tutte le informazioni sono state chiare sin dall’inizio”. Ha continuato ad insistere su questo punto: “Abbiamo comunicato con loro in modo trasparente. Le discussioni non sono mai facili, ma abbiamo chiarito da subito che tutti partivano alla pari e sono state prese delle decisioni. I giocatori erano al corrente della loro situazione. Questo ha contribuito a un corretto funzionamento del gruppo. Il comportamento è stato esemplare. Abbiamo fatto allenamenti con 30 giocatori per tutta la stagione. Ho avuto delle incertezze, certo. Anzitutto avevo detto al club che volevo osservare ogni giocatore nel dettaglio. Così abbiamo preso le decisioni più appropriate.”

Sergio Francisco ha espresso opinioni positive riguardo al lavoro svolto dalla Real Sociedad durante la preseason, notando che ci sono diversi giocatori in situazioni differenti e maglie disponibili, il che potrebbe significare un prolungamento della loro permanenza nel club. Il tecnico ha menzionato che uno dei principali problemi della scorsa stagione è stata la difficoltà nel segnare, ma ha affermato di non essere “preoccupato” da questo aspetto. “In precedenti occasioni ho affermato che abbiamo la capacità di segnare e che possediamo giocatori abituati a farlo. Un solo campionato non definisce il nostro potenziale. Siamo in grado di creare opportunità e fare gol, e se mettiamo insieme questi giocatori in fase offensiva riusciremo a trovare la rete”, ha dichiarato.

Sergio ha preferito non rivelare dettagli sul suo approccio tattico, sostenendo che i sistemi di gioco sono solo punti di partenza e che non dovrebbero ricevere un’importanza eccessiva. Ha condiviso la sua convinzione che il team possa adattarsi a diversi schemi, come il rombo e il 4-3-3, senza limitarsi. “I miei giocatori si sentono a proprio agio in entrambe le configurazioni e comprendono queste dinamiche. Guedes e Caleta-Car sono pronti a contribuire; sono considerati un elemento in più per la squadra”, ha aggiunto.

Francisco ha delineato chiaramente le sue aspettative per la stagione, affermando che è fondamentale costruire l’identità della squadra e mostrarsi competitivi agli avversari attraverso i risultati. Ha anche sottolineato il suo entusiasmo per il ruolo che ricopre, dichiarando: “Debuttare comporta significati importanti; voglio continuare a godere di questo viaggio, sento che stiamo facendo un buon lavoro”. Infine, ha parlato del Valencia, che considera un avversario temibile: “Da quando Corberán è arrivato, hanno guadagnato una nuova energia. Saranno aggressivi. Dovremo essere veloci nelle decisioni e intensi nella fase difensiva”.

“Mi aspetto una partita difficile e molto dinamica.”

Iago Aspas, conosciuto come ‘Il mago di Moaña’