Il Barça ha avviato la sua campagna per difendere il titolo di campione con una vittoria a Mallorca che, pur non brillando per spettacolarità, è risultata preziosa. I gol di Raphinha e Ferran hanno fissato il punteggio, quest’ultimo in modo contestato, mentre la squadra avversaria era ancora al completo.
Tuttavia, il match ha preso una piega decisiva prima dell’intervallo con le espulsioni di Morlanes e Muriqi. La seconda frazione è stata piuttosto soporifera, fino all’incantevole rete di Lamine Yamal al 94′, che ha concluso la partita sul 3-0.
Nel undici iniziale di Hansi Flick, la presenza di Eric Garcia come terzino destro è stata una novità significativa, anche se si era già avuto un assaggio al Trofeo Joan Gamper contro il Como, dove ha esordito. Altra sorpresa è stata la presenza di Fermín nella posizione di trequartista. Si attende di capire se Koundé sarà spesso in panchina a causa di un infortunio muscolare patito alla fine della scorsa stagione, che ha richiesto un avvio di preparazione con cautela. Anche la scelta di non schierare Dani Olmo si giustifica alla luce delle sue recenti problematiche fisiche, coincidenti con il buon stato di forma di Fermín. Il portiere Joan Garcia era una scelta naturale dopo la sua registrazione, mentre in panchina per l’infortunato Lewandowski si è fatto avanti Ferran, con Rashford pronto sulla fascia. Per quanto riguarda la retroguardia, Cubarsí ha occupato il ruolo di centrale sinistro, pur essendo un difensore destro e senza la presenza di Iñigo.
Nel Mallorca, Samu Costa era assente a causa di un infortunio, ma l’ex blaugrana Pablo Torre era pronto a dimostrare il suo valore, dopo aver vissuto momenti deludenti con Flick per la scarsa considerazione ricevuta.
Lamine Yamal ha sido fundamental para el Barça desde el comienzo del encuentro. Realizó la primera carrera ofensiva, superando a Mojica y enviando un pase que, aunque no tuvo éxito, evidenció su implicación. Además, fue responsable del brillante pase que dio origen al gol de Raphinha, quien anotó de cabeza en el minuto 7. Aunque el equipo dirigido por Flick no estaba dominando al Mallorca, su defensa alta y la presión ejercida reflejaban una notable ventaja.
La primera acción destacada de Joan Garcia con la camiseta del Barça se produjo en el minuto 9, cuando interceptó un centro aéreo con eficacia, seguido de un despeje largo hacia Raphinha, lo que conllevó la primera tarjeta amarilla para Mateu Jaume por un agarrón.
El Mallorca, bajo la influencia de Sergi Darder más que de Pablo Torre, empezó a reaccionar a partir del minuto 20, con incursiones de Mojica por la banda izquierda. Muriqi desperdició una oportunidad clara al rematar directamente a las manos de Joan Garcia, mientras que el propio albanés casi ejecuta una espectacular chilena a raíz de un córner.
Sin embargo, se produjo una acción controvertida que llevó al 0-2 del Barça en el minuto 24. Un potente tiro de Lamine Yamal desde fuera del área rebotó en la cabeza de Raillo, quien cayó al suelo. Ferran continuó la jugada y aseguró el gol con un increíble remate a la escuadra, por encima del defensor. Aunque parecía que Munuera iba a parar el juego por un posible impacto en la cabeza, finalmente concedió el gol a pesar de las protestas del equipo local.
Como si no fuera suficiente la situación ya complicada del Mallorca, Morlanes, uno de los jugadores amonestados por sus protestas, recibió la segunda tarjeta amarilla en el minuto 34 al cometer una falta por detrás sobre Lamine Yamal. La situación se agravó aún más con la expulsión directa de Muriqi en el minuto 39, tras impactar con su bota en la cara de Joan Garcia, quien había salido con valentía a interceptar el balón. El VAR alertó a Munuera, quien inicialmente había mostrado solo amarilla.
Fino all’intervallo, con sette minuti di recupero per le interruzioni, la partita si presentava come un evento insolito: un undici contro nove, con un Barça che sembrava giocare a passo ridotto per non esagerare e un Mallorca costretto a difendersi e a tentare di ottenere espulsioni sfruttando la tensione.
Resosi conto della situazione difficile, il Mallorca ha effettuato dei cambi dopo l’intervallo, inserendo Mascarell, Dani Rodríguez e Mateo Joseph al posto di Mateu Jaume, Pablo Torre e Asano, mentre Flick ha deciso di schierare Dani Olmo nella speranza di trovare spazi che Fermín non era riuscito a scovare.
Il Barça continuava a sprecare occasioni per portarsi sul 0-3, cercando la rete con più pazienza che vivacità, ma gli spazi non venivano sfruttati da Lamine, Olmo e Raphinha. Ciò ha rivitalizzato un Mallorca che ha cominciato a sognare l’impossibile, lanciando palloni lunghi in area e cross laterali.
Flick non era soddisfatto di quanto stava osservando e al 68’ ha fatto entrare Gavi, Rashford e Jofre Torrents al posto di Cubarsí, Ferran e Balde. La squadra ha adottato una difesa a tre, con De Jong più in retroguardia, marcando il debutto del giovane Jofre e di Rashford. L’uscita di queste nuove forze ha quasi immediatamente portato a un incremento di energia, dato che Olmo ha colpito il palo e Raphinha, più incisivo di Rashford, ha sfiorato l’altro legno.
Non era necessario un terzo gol; la partita era già segnata da tempo con le due reti già segnate e le due espulsioni. Tuttavia, Lamine Yamal ha cercato il gol e lo ha trovato con un potente tiro di sinistro, tipico del suo stile.