La Real Sociedad continua affrontando diverse problematiche. Ci sono molte incertezze e interrogativi, che generano confusione nel club. Uno dei punti cruciali riguarda la composizione definitiva della squadra e la distribuzione dei minuti e dell’importanza tra i giocatori, soprattutto in alcune posizioni.
La questione degli trequartisti è particolarmente evidente, e il match contro il Valencia ha messo in luce che si è creato un eccesso di giocatori con ruoli simili per una sola posizione, il che suggerisce che avere tanti calciatori non garantisca necessariamente a tutti l’opportunità di partecipare attivamente.
Focalizzandosi sui ruoli preferenziali, ci sono quattro atleti che possono ricoprire il ruolo di ’10’, o come interni di terza linea a seconda dell’approccio tattico. Brais Méndez si conferma il titolare indiscusso e il più longevo nel team, seguìto da una nuova aggiunta ogni stagione. Per l’annata 23-24, Zakharyan è stato acquistato per 12 milioni di euro, mentre nella stagione precedente è stato ingaggiato Sucic per 10 milioni. Inoltre, quest’anno è stato promosso dalla squadra B, dopo una notevole stagione, Mikel Goti, che è arrivato due estati fa dal Athletic con grandi aspettative. Oyarzabal si propone come ulteriore opzione.
Tuttavia, durante la partita al Mestalla, Sergio Francisco ha preso decisioni che hanno segnato un inizio interessante nella gestione dei minutaggi. Brais è partito titolare, come previsto, ma è stato affiancato da Marín e non da Sucic, complicando ulteriormente le possibilità del croato di affermarsi come ‘8’ nella formazione. Zakharyan è stato escluso all’ultimo momento dalla lista dei convocati a causa della mancanza di ritmo. Il calciatore croato, insieme a Goti, ha assistito all’incontro dalla panchina, mentre l’altro ’10’, ossia il capitano e attaccante Mikel Oyarzabal, è stato scelto per ricoprire quel ruolo. Ormai sono due partite consecutive che la squadra sta cercando questa strategia innovativa: Bournemouth e Valencia.
Non sembra una questione isolata; pertanto, nonostante l’idea iniziale potesse indicare un ritorno dell’eibartarra sulla fascia in questa stagione, l’arrivo di Guedes e la definizione dei ruoli potrebbero aver modificato queste aspettative. Attualmente, ha iniziato come unico attaccante, una scelta inaspettata, e ha poi concluso la partita come trequartista, senza occupare la posizione esterna. Guedes e Kubo sono ulteriori opzioni per quel ruolo, così come Sergio Gómez, per agire anche in posizione di trequartista. Nessuna notizia di uscite. Ciò che colpisce è che, a differenza di altre aree della rosa, non ci sono notizie o segnali che indichino la partenza di qualche giocatore per snellire la squadra e garantire spazio ad altri. È vero che manca ancora un centrocampista, che avrà il profilo di un ‘8’ ma che occuperà un altro posto nella rosa. Per quanto riguarda Goti, insistono fermamente sul fatto che farà parte della prima squadra, come previsto, e che lotterà per una posizione. Con lui c’erano stati impegni. Si è parlato di Brais verso la fine della stagione scorsa, ma non sono arrivate proposte, quindi la Real non ha modo di considerare la sua vendita. Zakharyan ha vissuto la sua terza pre-stagione consecutiva quasi senza attività, avendo giocato pochissimo negli ultimi diciotto mesi; trovare un club per lui risulta complicato, anche se c’è molto da credere nelle sue capacità. Infine, Sucic, arrivato con l’idea di sostituire Merino, ma che ha dimostrato di non essere un ‘8’, dovrà evolvere in questa stagione. La situazione non appare semplice per una squadra che non partecipa a competizioni europee e che ha bisogno di certezze e poche complicazioni. Qui potrebbe crearsi un problema, oppure no, a seconda della gestione di Sergio e delle decisioni di Bretos.