Lunedì, il Sevilla di Matías Almeyda debutterà tra le mura amiche con l’arrivo del Getafe, ma si prospetta una situazione delicata. La decisione di José Ángel Carmona di rifiutare un’offerta per trasferirsi in Premier League ha scatenato le ire di parte dei tifosi, che lo accusano di non volere contribuire al superamento di una crisi finanziaria.
Il club aveva raggiunto un’intesa con il Nottingham Forest per cedere il giocatore per circa 11 milioni di euro, inclusi eventuali bonus. Tuttavia, Carmona ha scelto di non accettare e di continuare a perseguire il suo sogno di affermarsi nel club a cui è legato da sempre.
È trascorso un anno da quando ha fatto il suo esordio da titolare nel ruolo di terzino destro, diventando anche il calciatore con il maggior numero di recuperi nella Liga nella scorsa stagione. Il suo rifiuto ha innescato una campagna sui social media da parte di alcuni supporters, pronti a fischiarlo durante la partita al Sánchez Pizjuán, mentre altri tifosi lo difendono, indicando che le vere responsabilità per la situazione del Sevilla risiedono altrove, nel consiglio di amministrazione. Matías Almeyda ha avuto parole chiare riguardo alle possibili contestazioni da parte dei tifosi nei confronti di Carmona. “Credo che non accadrà. Se un giocatore desidera rimanere nel club che ama, il messaggio dovrebbe essere diverso. È complicato soddisfare tutti, e abbiamo bisogno di supporto reciproco affinché i nostri calciatori diano il massimo. Siamo in un momento in cui è fondamentale remare tutti nella stessa direzione,” ha dichiarato l’allenatore argentino. Si presenta quindi una situazione complessa che preoccupa la dirigenza, sicuramente pronta a ricevere critiche.
Dopo la cessione di Badé al Bayer Leverkusen per 30 milioni, Almeyda resta in attesa di poter registrare in modo tempestivo un paio di calciatori, tra cui il suisse Rubén Vargas e uno dei tre nuovi acquisti di questa estate, il cileno Gabriel Suazo.