Nel secondo incontro di campionato per l’Athletic, i leoni si sono trovati nuovamente in una situazione complicata, avendo a disposizione solo due difensori centrali della rosa principale. De Luis, il giovane talento, ha trascorso tutta la partita in panchina, mentre Laporte continua a essere un giocatore dell’Al-Nassr, nonostante i tentativi di considerare il suo trasferimento già concluso.
Con il passare del tempo, le cose si chiariranno. È raro che Valverde faccia lo stesso schieramento in due partite consecutive, ma in questa occasione ha confermato l’undici titolare che aveva trionfato nella prima giornata contro il Siviglia a San Mamés.
Iñigo Pérez ha emulato la strategia del suo antico allenatore a Lezama, mentre il tecnico del Rayo ha replicato la formazione precedente, ma con una sostanziale differenza. Sebbene il Rayo avesse gli stessi giocatori schierati a Girona, ha effettuato molte modifiche rispetto a quelli che avevano gareggiato in settimana nella semifinale della Conference League.
Notabile è stata la distinzione nei cambi rispetto allo scontro precedente in Liga a San Mamés. Solo cinque giocatori dell’Athletic sono stati confermati nell’undici iniziale: Unai Simón, Vivian, Paredes, Jauregizar e Berenguer. Dall’altra parte, il Rayo ha apportato solo tre cambi. Felipe Luiz, Unai López e Isi sono stati i nuovi volti in campo.
Il corso della partita ha costretto Valverde a rivedere le sue strategie iniziali. Riconoscendo le difficoltà della sua squadra nel primo tempo, ha deciso di far entrare Sancet fin dall’inizio della seconda frazione. Da quel punto in avanti, l’andamento dell’Athletic è notevolmente cambiato, mostrando un approccio più offensivo che ha portato a varie occasioni da gol. Un episodio controverso si è verificato con un possibile rigore, giudicato dal VAR. Mentre alcuni lo consideravano valido, altri dissentivano, dimostrando che le opinioni rimangono divise.