Carlos Romero colpisce l’Espanyol

L’RCD Espanyol sta vivendo un ottimo momento. Dopo una salvezza all’ultimo istante nella stagione precedente, la squadra ha iniziato il nuovo campionato con grande slancio. Hanno pareggiato ad Anoeta e conquistato due vittorie sul proprio campo, una contro l’Atletico Madrid nella prima giornata (2-1) e l’altra contro l’Osasuna, che arrivava al RCDE Stadium dopo aver battuto il Valencia (1-0).

Un gol di Carlos Romero ha deciso il match contro i rojillos (1-0), mantenendo invitta la squadra di Manolo González, che ora si trova nella zona europea in vista della prima pausa per le nazionali.

Il mister blanquiazul ha sorpreso tutti lasciando in panchina Miguel Rubio e Roberto Fernández, quest’ultimo protagonista di un’assistenza e di un calcio di rigore guadagnato a San Sebastián.

Hanno preso il suo posto Calero e Kike García, che ha così esordito come titolare con il club catalano.

Dall’altra parte, Alessio Lisci ha continuato con la sua strategia, schierando Moncayola di nuovo come terzino sinistro e Victor Muñoz, arrivato dal Real Madrid durante l’estate, confermato sulla fascia destra, relegando Rubén García in panchina.

Sugli spalti, 29.780 tifosi hanno vissuto momenti di frustrazione quando Kike García, ex giocatore dell’Osasuna, ha sprecato una buona occasione. Pere Milla ha avanzato sulla destra, ma García ha calciato alto sopra la traversa. Non erano ancora trascorsi due minuti.

Al 14′, è arrivata la chance più netta del primo tempo. Una doppia possibilità per Pere e Kike, sempre nel vivo del gioco, ma Sergio Herrera ha bloccato entrambi i tentativi. Prima con una parata su un tiro di Pere e poi con un riflesso prodigioso per deviare la conclusione ravvicinata dell’ex compagno.

Il portiere Marko Dmitrovic non voleva certo essere da meno rispetto al suo omonimo, uscendo trionfante da un confronto diretto con Budimir, che in passato aveva segnato quattro gol in nove sfide contro l’Espanyol, proprio al minuto 21. Da segnalare anche la prestazione di Víctor Muñoz, che si è dimostrato una minaccia sulla fascia destra insieme a Rosier.

Proprio dai piedi del francese, che era stato accostato all’Espanyol prima di trasferirsi all’Osasuna, è venuto l’ultimo tentativo degli ospiti prima dell’intervallo, concluso con un tiro di Moncayola che ha colpito la traversa, ma è stato annullato per fuorigioco. Dopo l’intervallo, l’Espanyol ha iniziato meglio e, dopo numerosi tentativi di Pere Milla di testa, ha finalmente raccolto i frutti della propria insistenza.

Dolan, che ha migliorato il suo rendimento con il passare dei minuti, ha offerto un passaggio ispirato a Omar El Hilali, il cui cross dalla destra è stato toccato da Rosier e poi ha trovato sulla traiettoria Carlos Romero. Quest’ultimo non ha esitato a mettere a segno il suo terzo gol in Serie A con un tiro dalla distanza.

È stato poi il momento dei cambi. Manolo ha fatto entrare Urko e Roberto, accolti con applausi, mentre Alessio Lisci ha schierato Rubén García al posto di Moi Gómez, passando da un 5-2-3 iniziale a un 4-2-3-1. Non sono passati nemmeno dieci minuti che il tecnico italiano ha deciso di aumentare la dose con l’entrata di Raúl García. Tuttavia, nonostante questo, l’Osasuna non è riuscito a creare vere opportunità di pericolo.

Nel 1992, Catena ha compiuto un’azione incredibile, salvando la propria squadra poco prima della fine, ma ha commesso un errore inatteso: incapace di prevedere la traiettoria del centro pericoloso di Boyomo, ha consegnato la palla al portiere serbo, Dmitrovic, nonostante fosse già battuto. Questo momento di paura finale non dovrebbe offuscare il buon rendimento dell’Espanyol, che ha riacceso le speranze dei tifosi dopo anni di delusioni.

Con una nuova proprietà e un mercato di trasferimenti impressionante che ha portato 14 nuovi acquisti, la squadra ha conquistato 7 punti su 9 disponibili, lasciando intravedere la possibilità di ulteriori miglioramenti. Ora, ci sarà una breve pausa di 15 giorni prima dell’incontro con il Mallorca, attuale fanalino di coda del campionato, dopo aver ottenuto solo un punto in tre partite.

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Espanyol contro Osasuna, in fotografie