L’Atlético de Madrid affronta la pausa in una situazione decisamente difficile. La squadra di Simeone avrà a disposizione due settimane per riflettere e risolvere le problematiche emerse in queste prime fasi della stagione. Anche se siamo ancora all’inizio e sono stati disputati solo tre incontri, vedere i Colchoneros in 17ª posizione, a un passo dalla zona retrocessione, è sorprendente.
La squadra non ha ancora conquistato alcuna vittoria nelle prime tre giornate di LaLiga 25/26 e ha mostrato segnali preoccupanti sia in fase offensiva che difensiva. Per trovare una situazione simile bisogna tornare alla stagione 09-10, quando sotto la guida di Abel Resino, l’Atlético iniziò con due sconfitte (una contro il Málaga per 3-0 e l’altra contro il Barcellona per 5-2) e un pareggio.
Quella serie negativa continuò fino alla settima giornata con ulteriori pareggi e solo una vittoria, che alla fine costò il posto all’allenatore. Il gruppo, incluso Simeone, si sforza di mantenere il morale alto concentrandosi sugli aspetti positivi emersi nelle partite iniziali. Tuttavia, è un dato di fatto che le buone prestazioni non si sono tradotte in vittorie. La carenza dell’Atlético è evidente in entrambi gli aspetti: in attacco hanno registrato solo 16 tiri in porta su 43 tentativi, inferiore al 40%.
Dopo la partita a Vitoria, il Cholo ha sottolineato che la squadra deve mostrarsi più incisiva, offrendo ai propri attaccanti opportunità più chiare. Attualmente, nonostante una rosa ricca di talenti come Julián Álvarez, Sorloth, Baena, Almada, Raspadori e Griezmann, l’Atlético non è riuscito a segnare più di un gol in ciascun incontro. Molte palle gol sono state sprecate, come il tentativo di Sorloth contro Dituro e il legno colpito da Julián Álvarez contro l’Espanyol, oltre a un’altra occasione non sfruttata da Griezmann contro l’Alavés. Anche in difesa ci sono problemi da affrontare. La squadra rojiblanca, pur essendo andata in vantaggio in tutte e tre le partite, non è riuscita a mantenere il risultato. Gli errori individuali, in particolare su calci da fermo, sono costati molto all’Atlético. Sia il tecnico Simeone che il portiere Oblak hanno manifestato preoccupazione per la situazione attuale, evidenziando l’urgenza di migliorare e trovare soluzioni per restituire fiducia e ottenere risultati migliori; finora, la squadra ha subito quattro reti in tre match senza riuscire a mantenere la porta inviolata.
RIGUARDO AI PUNTI, LE PREOCCUPAZIONI E LA PRESSIONE
Simeone ha dichiarato: “Dobbiamo continuare a lavorare e confidare nei nostri giocatori. Abbiamo una squadra che può fare meglio di quanto non stia facendo”. La sua principale inquietudine risiede nel numero ridotto di punti conquistati. “Non sono preoccupato, sono concentrato sui punti. La priorità è migliorare la squadra e con essa i risultati”, ha aggiunto, sottolineando che solo attraverso un buon gioco collettivo si possono ottenere vittorie: “La prima cosa è il team e solo dopo arrivano i punti. È complicato vincere se si gioca male; a volte succede, ma non sempre”. La questione dei punti è l’elemento che maggiormente preoccupa, creando ansia all’interno dello spogliatoio.
“La difficoltà principale risiede nella scarsità di punti, fondamentale nel calcio poiché sono questi a determinare i titoli. Attualmente abbiamo racimolato solo due punti su nove e dobbiamo assolutamente migliorare questa situazione per proseguire il nostro cammino,” ha dichiarato Lenglet dopo la partita.