Il RCD Espanyol ha concluso uno dei più movimentati mercati estivi degli ultimi anni con una consueta conferenza stampa di valutazione. Il CEO, Mao Ye Wu, insieme al direttore sportivo Fran Garagarza, si sono presentati ai giornalisti per fare il punto su un’estate caratterizzata da ben 14 nuovi arrivi.
Garagarza ha commentato: “È stato un mercato lungo e abbiamo fatto scelte mirate. In passato, si è verificato che fosse il mercato a dettar legge, ma questa volta abbiamo avuto il controllo della situazione.” Ha aggiunto che l’obiettivo principale è “rafforzare il club; più ci lavoriamo, meno avremo bisogno di nuovi innesti.
Vogliamo fortificare la squadra con chi già abbiamo, non cercando all’esterno ciò che possediamo già internamente.”
In merito ai ragazzi della cantera, Garagarza ha confermato che, oltre a Pol Tristán e Clemens Riedel, anche Javi Hernández riceverà la licenza di ‘B’, pur essendo ufficialmente parte del primo team. “Non giocherà nemmeno un minuto con il ‘B’”, ha specificato Garagarza, che si è detto soddisfatto di avere “un 40% di giocatori provenienti dal vivaio nei 25 della rosa.” Tra di loro c’è Omar El Hilali, molto ambito in Europa, con un contratto rinnovato a dicembre 2023 fino al 2027, con l’opzione per un ulteriore anno. “Ci sono stati dei contatti, ma non ci sono state offerte concrete. Riguardo al suo contratto, non c’è molto da fare; ha un contratto più lungo di quanto si pensi,” ha dichiarato Garagarza.
Il responsabile principale della sezione sportiva dell’Espanyol ha espresso apprezzamenti per la nuova proprietà, definendola “un gruppo solido, con esperienza nel campionato di Premier”, e ha affermato di essersi trovato “allo stesso modo a proprio agio” sia con Chen Yansheng, l’attuale presidente, sia con Alan Pace, il nuovo proprietario del club. Rispondendo a domande su Marash Kumbulla e Guido Rodríguez, entrambi legati all’Espanyol nelle ultime settimane, Garagarza ha rimarcato che il difensore albanese, ora tesserato con il Mallorca, era “inattuabile” dal punto di vista finanziario. Ha utilizzato lo stesso criterio per il centrocampista argentino, sottolineando che non è mai stato una priorità per il club. “Abbiamo effettuato delle ricerche, ma il costo di Guido era al di fuori delle possibilità economiche dell’Espanyol,” ha sottolineato il dirigente basco, chiaro riguardo agli obiettivi a breve termine della squadra. “L’intento è evitare le difficoltà degli ultimi due anni. In seguito, dare stabilità, che è essenziale per crescere. Mantenere un gruppo, uno staff, un metodo di lavoro… Questo è cruciale per me. Da qui, credo che inizieremo a progredire. Non vogliamo essere una squadra che alterna prestazioni buone e cattive. È un problema serio che dobbiamo cercare di evitare in futuro,” ha concluso.