Non dimenticherò mai quella serata del 22 ottobre 1975, un mercoledì – all’epoca, quasi tutte le partite delle competizioni europee si disputavano quel giorno della settimana – in uno stadio Atotxa stracolmo. L’evento era davvero imperdibile: non si esibivano i Beatles, ma c’erano dei ragazzi dai capelli lunghi provenienti da Liverpool, che incantavano i tifosi con le loro giocate.
Il club, allora guidato dal mitico Bob Paisley, rappresentava la prima vera grande squadra che accedeva al vecchio impianto di passeggio Duque de Mandas. A quel tempo, io ero solo un giovane appassionato della Real, ma custodivo un segreto inconfessabile: ero un fan sfegatato dei reds di Anfield.
Seguire una squadra non locale in quegli anni non era affatto semplice come oggi, quando basta un clic per ottenere qualsiasi informazione. Allora, nel mio caso, bisognava acquistare riviste sportive straniere – solitamente francesi – e conservare gelosamente le immagini che riuscivi a trovare. Oppure ascoltare il radiocronaca della Premier League il sabato pomeriggio, cercando di muovere l’antenna in posizioni improbabili per ricevere una segnale che andava e veniva. O osservare le partite europee dei reds dalla strada, fermandomi davanti a un negozio di elettrodomestici in via Miracruz, ormai chiuso, dove i televisori rimanevano accesi tutta la notte e talvolta, tramite un canale francese, venivano trasmessi gli incontri della mia seconda squadra. Faceva freddo lì fuori? Non ne ho idea, perché non me ne preoccupavo. Per me era pura gioia assistere a quelle giocate in rosso.
Così, quella sera di ottobre del 1975, quel ragazzo della Real visse uno dei momenti più belli della sua vita, osservando i famosi Clemence, Hughes, Callaghan, insieme a un incredibile trio d’attacco composto da un inglese, Keegan, un nordirlandese, Heighway, e un gallese, Toshack. Non avrei mai immaginato che quest’ultimo, qualche anno dopo, si sarebbe unito alla Real Sociedad. Pertanto, quando il prossimo sabato J.B. Toshack entrerà in campo ad Anoeta, io inevitabilmente ripenserò a quella magica notte di ottobre.
Un cambiamento significativo nella narrazione
Xabi Alonso guida attualmente una delle squadre più potenti nel mondo del calcio, il Real Madrid. Molti potrebbero aver previsto da tempo che il tolosarra avrebbe occupato la panchina blanca. Tuttavia, inizialmente questa soluzione sembrava relativamente accessibile. La storia avrebbe potuto prendere un’altra direzione se le circostanze fossero state diverse. La carriera di Xabi come allenatore è cominciata alla Real Sociedad, dove era parte di un progetto ideato da Roberto Olabe, con l’approvazione del presidente Aperribay. Avrebbe iniziato la sua esperienza con la squadra B e, successivamente, sarebbe passato alla prima squadra. Le cose sembravano procedere per il meglio, intensificando il cammino quando il Sanse è riuscito ad ottenere una promozione storica in Segunda División. Tuttavia, le chance di successo sono svanite, Xabi non ha potuto mantenere la squadra nella categoria, e il Sanse è tornato a competere in una lega non professionista. Il club si è trovato di fronte a una scelta complessa: farlo salire nella squadra principale o lasciarlo andare. La prima opzione era impraticabile, essendoci un Imanol molto competitivo, quindi si è dovuto optare per la seconda. Nonostante il piano iniziale fosse già definito, le condizioni hanno obbligato a rimaneggiare la trama.
Un ciclo si ripeterà?
Risulta naturale fare analogie tra il Sanse di Ansotegi e quello di Xabi Alonso, data la loro vicinanza temporale. Curiosamente, il team di Ansotegi sta ottenendo risultati identici a quelli ottenuti da Alonso, poiché nelle prime quattro partite i bilanci sono stati gli stessi: un debutto vittorioso seguito da due pareggi e una sconfitta. In entrambi i casi, nonostante i risultati, ci sono buone sensazioni, anche se…
La preparazione è giunta al termine. Con tre partite di campionato già giocate, da sabato inizia ufficialmente la competizione. Le rose delle squadre sono ormai definitive, e non ci sono più cambiamenti previsti. E per un esordio di alto livello, il Real Madrid, squadra di grande prestigio guidata da Xabi Alonso, sarà in visita ad Anoeta. I blancos arrivano dopo una preparazione molto breve, senza poter dedicare tempo a prove.