La Real Sociedad, guidata da Sergio Francisco, fatica ancora a decollare nel campionato. Attualmente, i txuri urdines hanno accumulato solo due punti su dodici disponibili, risultando in pareggi contro Valencia ed Espanyol nelle prime due partite, seguiti da due sconfitte contro Oviedo e Real Madrid.
Sebbene i risultati non siano incoraggianti, la situazione è ulteriormente aggravata dalla scarsa solidità difensiva: nei quattro incontri finora disputati, la squadra non è riuscita a mantenere la porta inviolata. Questo è un aspetto preoccupante per il loro sviluppo.
Negli ultimi match, la tendenza è chiara.
A Mestalla, la Real ha ceduto il successo, finendo 1-1. In casa contro l’Espanyol, ha avuto ulteriori occasioni ma ha terminato con un altro pareggio, questa volta 2-2. Contro l’Oviedo, un singolo gol ha deciso il match a favore degli avversari (1-0). Infine, nella partita contro il Madrid, nonostante una prestazione incoraggiante nel primo tempo, la fragilità difensiva ha portato a un’altra sconfitta (1-2). Con sei reti subite in sole quattro giornate, c’è la sensazione che ogni attacco degli avversari si trasformi in pericolo. Remiro, costantemente titolare tra i pali, non ha ancora vissuto una gara tranquilla.
Le statistiche confermano le ansie. Stando ai dati di OPTA, la Real è la quinta squadra della Liga per tiri subiti (20). Anche se i rivali hanno un’efficacia di tiro media (10%), questo è sufficiente per infliggere danni regolari. In fase offensiva, le cose appaiono diverse: il team donostiarra è il quarto per numero di tiri (69) e il quinto per tiri in porta (20), ma la loro percentuale di realizzazione è molto bassa, appena del 5,8%, il terzo peggior dato del torneo. In sostanza, la Real crea tante opportunità, ne sfrutta poche e subisce troppi gol. Un mix difficile da gestire, a cui si aggiunge un problema strutturale.
La squadra ambisce a uno stile di gioco verticale, dinamico e aggressivo con il pallone, ma sacrifica eccessivamente la protezione della propria porta. Il gruppo non sempre riesce a difendersi compatto, il centrocampo presenta spazi vuoti e la difesa, ancora in fase di assestamento all’inizio della stagione, non mostra la solidità necessaria. La situazione è evidente: per conquistare un risultato positivo, la Real ha bisogno di segnare due o tre gol, un impegno difficile da mantenere in una lega così equilibrata. Il compito di Sergio Francisco è quello di trovare un giusto bilanciamento. Non si tratta di abbandonare l’identità offensiva che distingue la Real, ma piuttosto di affiancarla a un maggiore impegno difensivo. Gli attaccanti devono offrire un supporto maggiore nella fase di pressing, i centrocampisti devono armonizzare i loro sforzi e la difesa deve mostrarsi più determinata nei contrasti e nei rilanci. È fondamentale anche difendere in modo efficace dopo la perdita del pallone e mantenere la concentrazione nelle transizioni, che rappresentano un punto debole attuale. Solo così Remiro potrà sentirsi al sicuro e la squadra avrà la possibilità di progredire partendo da una base solida. Gli esempi delle migliori squadre della Liga parlano chiaro: tutti loro costruiscono il proprio successo su una difesa affidabile, senza rinunciare al gioco offensivo. Il tempo stringe e il calendario è impegnativo. Con soli due punti conquistati in quattro partite, la Real ha urgente bisogno di vittorie per rimanere in corsa per le posizioni alte della classifica. Tuttavia, prima di concentrarsi sui risultati, la squadra deve risolvere la propria priorità: proteggere la propria porta. Se riuscirà in questo obiettivo, potrà sfruttare la qualità della propria rosa, il rientro di alcuni giocatori e l’approccio offensivo che promette bene. In caso contrario, continuerà a subire perdite che ostacoleranno la sua crescita. Il futuro di questa nuova fase dipenderà in modo ineluttabile da questo compito fondamentale.