Il Sevilla ha incrementato il proprio tetto salariale, ma resta comunque in fondo alla classifica della Liga

LaLiga ha reso l’andamento dei limiti salariali e il Siviglia, noto per avere i valori più contenuti nei recenti mercati, ha registrato un incremento di questo margine grazie all’impegno della dirigenza guidata da José María del Nido Carrasco e dal direttore sportivo Antonio Cordón.

Tuttavia, il club rimane al fondo della classifica delle squadre di Prima Divisione. Il limite salariale per il Siviglia ammonta a 22.139.000 euro, confermandosi come il più basso della Liga spagnola. Il Levante, neo-promosso, segue come secondo club con il margine più ridotto, fissato a 35 milioni di euro, mentre l’Elche si piazza al terzo posto con 40.480.000 euro, davanti al Deportivo Alavés, che ha un limite di 40.990.000 euro.

La diminuzione della pressione salariale per i giocatori del Siviglia è stata realizzata grazie alle cessioni di Badé, Lukébakio e Idumbo, per un totale di 60 milioni di euro. Sul fronte degli acquisti, sono arrivati Alfon González, Gabriel Suazo, Odysseas Vlachodimos, César Azpilicueta, Alexis Sánchez, Batista Mendy e Fábio Cardoso, tutti a costo zero, in quanto sono stati prelevati in prestito o con il contratto scaduto. Il Siviglia ha speso solamente 250.000 euro per il prestito di Mendy dal Trabzonspor, a cui si aggiungono 4 milioni versati all’Inter per il 40% dei diritti di Agoumé, del quale il Siviglia possiede già il 90%. Infatti, l’allenatore Matías Almeyda ha sottolineato che la sua squadra è stata quella con il minor investimento, senza però considerarlo una giustificazione.

Il Sevilla ha visto un incremento di oltre 640.000 euro nell’ultima valutazione, spostandosi dalla posizione di svantaggio rispetto ad altre squadre di Prima e Seconda Divisione. Tuttavia, rimane ancora distante dalla regola del 1:1 riguardante le risorse disponibili e la possibilità di acquisti.

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