La Real Sociedad ha comenzato la stagione in modo preoccupante, riuscendo a ottenere solo due punti sui quindici disponibili e, cosa ancor più grave, con sensazioni che attualmente non danno alcun motivo di ottimismo. La squadra non solo fatica a ottenere vittorie, ma presenta anche lacune evidenti nel suo gioco, facilmente riscontrabili nei dati.
La debolezza difensiva, la scarsa incisività in attacco e l’incapacità di tradurre l’iniziativa in risultati positivi costituiscono un mix che spiega questo avvio deludente. Pur esistendo margini di miglioramento, questi richiedono interventi immediati in diverse aree.
Un fatto che salta subito all’occhio è che sono stati incassati ben nove gol in cinque partite, senza mai riuscire a mantenere la porta inviolata.
La squadra, con i suoi colori bianco e blu, appare squilibrata, con disallineamenti nelle coperture e una scarsa protezione dell’area. Le impressioni trasmettono l’immagine di un team che si muove male in fase difensiva, che non affronta con determinazione i duelli e che concede troppo ai propri avversari, consentendo loro di segnare con facilità. Con una situazione del genere, ogni tentativo offensivo è compromesso dall’insicurezza della retroguardia.
Un altro aspetto critico riguarda i calci piazzati in attacco. Fino ad ora, la Real ha guadagnato ben 39 corner nel corso della stagione, ma non è riuscita a trasformare nessuno di essi in gol. Questo dato è in netta contraddizione con quanto osservato in pre-stagione, dove il lavoro su quelle situazioni sembrava portare frutti. Sebbene la quantità di corner evidenzi la capacità della squadra di creare pericoli, l’assenza di realizzazione in queste occasioni rappresenta un deficit evidente che, se corretto, potrebbe tradursi in punti fondamentali.
Le statistiche riguardanti i tiri mettono in luce una grave insufficienza offensiva. Con una media di 16 tiri a partita, la squadra è riuscita a segnare solo cinque reti in totale. Non si tratta tanto di un problema di opportunità create, bensì della qualità con cui vengono finalizzate. Sebbene le occasioni si presentino, spesso vengono sprecate, e tale incapacità colpisce duramente un team che non può permettersi simili errori, specialmente considerando che concede gol con troppa facilità. Il bilanciamento tra ciò che si crea e ciò che si realizza resta un’importante questione da affrontare.
In assenza di un vantaggio
Un’altra statistica preoccupante indica che in tutte e cinque le partite disputate, la squadra non è mai riuscita a partire in vantaggio. Non ha mai guidato il punteggio nemmeno per un istante. Contro il Valencia, è rimasta in svantaggio per soli tre minuti, ma negli altri match i tempi sono stati decisamente più lunghi: 60 minuti contro l’Espanyol, 50 contro l’Oviedo, 78 contro il Real Madrid e 47 contro il Betis. Complessivamente, la squadra ha passato 238 minuti sotto di score (il 52,9% del tempo), 212 minuti in parità (47,1%) e mai in vantaggio. Questa difficoltà a prendere il comando condiziona il corso delle partite, costringendo a una continua lotta contro corrente.
Le implicazioni di questi dati sono evidenti: la Real Sociedad non riesce a far valere il proprio piano di gioco né a trasmettere stabilità durante le partite. La sensazione di insicurezza si alimenta ulteriormente con i risultati negativi, creando un circolo vizioso difficile da interrompere. È fondamentale migliorare la solidità difensiva, sfruttare meglio le situazioni da calcio piazzato, affinare la mira e, soprattutto, trovare modi per prendere il vantaggio nelle partite, tutti passi necessari per ribaltare questa situazione. Esiste un potenziale nella squadra, ma i numeri dimostrano che gli aggiustamenti non possono essere ulteriormente rimandati.