Gli attaccanti dell’Athletic sono in cerca della loro posizione ideale

Qualcosa sembra essersi guastato nell’Athletic da quando la competizione è ripresa. Le tre sconfitte recenti presentano spiegazioni diverse, poiché quanto accaduto contro l’Alavés non ha nulla a che vedere con le partite disputate contro Arsenal e Valencia. Alla fine, però, si tratta di tre occasioni in cui i leoni non sono riusciti a fare punti e non hanno nemmeno segnato.

Mentre Valverde ha ottimizzato la difesa e il centrocampo, le modifiche all’attacco si sono susseguite. Potrebbe essere stata la lesione di Nico Williams, avvenuta in concomitanza con questa serie negativa, a innescare il cambiamento, o forse il momento difficile che stanno attraversando alcuni giocatori.

Il tecnico ha dovuto riposizionare i calciatori nelle ultime partite e, in effetti, la squadra ha mostrato una grande prestazione nel primo tempo contro il Valencia. Ha dominato, creato opportunità e recuperato palla rapidamente, ma è mancato il gol, che è la cosa più importante. Questo continuo rimescolamento in attacco è anche influenzato dallo stile di gioco di Areso, il quale richiede un profilo diverso per il giocatore che occupa la fascia destra, in quanto il terzino tende ad allargarsi su tutta la corsia. Qui sorge una sovrapposizione con Williams, dato che anche il bilbaíno parte dalla bandierina. Con De Marcos, per esempio, era spesso il giocatore di Laguardia a inserirsi in zone più centrali. Areso e Iñaki sono in una fase iniziale della loro intesa, ma Valverde ha già effettuato vari spostamenti sul capitano. Txingurri cerca una posizione che risulti più confortevole per il giocatore. Contro l’Alavés, Berenguer ha giocato a destra per un buon periodo, mentre Williams è stato schierato a sinistra, con Guruzeta come punta. Nelle ultime due partite, il tecnico ha scelto di utilizzare come arma offensiva l’internazionale ghanese.

Contro l’Arsenal, con Gorosabel in posizione difensiva, Berenguer è stato schierato sulla destra e Robert Navarro sulla sinistra. A Mestalla, con Areso in difesa, i ruoli sono stati invertiti e l’Atletico ha mostrato maggiore fluidità in attacco. Il periodo di crisi del club, con tre sconfitte in altrettante partite senza segnare, coincide con l’assenza di Nico Williams. Questo potrebbe essere sia una causa che una conseguenza, ma la questione è che le rotazioni si riflettono anche sull’attacco. Su sei partite giocate, l’Atletico ha affrontato metà di esse senza un attaccante di riferimento. Maroan ha iniziato contro il Sevilla e il Rayo, mentre Guruzeta ha giocato contro l’Alavés. È diventato comune che uno dei due non scenda in campo nemmeno per un minuto. Inoltre, c’è Izeta, non registrato per la Champions, che non ha preso parte alla trasferta di Valencia. Spostare Williams dalla destra è uno degli effetti collaterali, tra le altre ragioni, dell’arrivo di Areso, una decisione che merita di essere valutata. Iñaki ha dimostrato nel corso degli anni che esprime il suo potenziale migliore quando gioca sulle fasce. Fino ad ora non ha segnato né fornito assist in questa stagione, pur essendo stato titolare in tutti gli incontri. Domani, nella partita contro il Girona, scopriremo se Valverde continuerà a cambiare le carte in tavola, cosa che sembra probabile visto che non saranno passate nemmeno 72 ore dall’incontro di Valencia.

L’Athletic non riesce a segnare dopo la pausa del campionato