Il contesto interno del florido mercato della cocaina

L’eccezionale novità dell’estate per i tifosi dell’Espanyol non ha riguardato un nuovo acquisto, bensì una rinomata riconferma: quella di Javi Puado. Il 7 luglio scorso è stata ufficializzata la sua estensione di contratto fino al 2030, consolidando così il ruolo del capitano e il suo status di punto di riferimento per il club.

Durante l’ultima stagione, in pochi osavano pensare che il miglior marcatore di Barcellona continuasse a vestire i colori biancoblu, tanto che anche all’interno della società le aspettative per un rinnovo erano basse. Ciò nonostante, l’accordo, sebbene arduo da raggiungere, ha portato immensa gioia all’istituzione al momento della sua conclusione.

Ma cosa ha spinto Puado a optare per il rinnovo nonostante le avances di squadre con maggiore rilevanza? Rimanere in Primera Division è stato un aspetto cruciale, tuttavia non è stato l’unico fattore. L’appartenenza al club biancoblu, unita al fatto che il gruppo spogliatoio è paragonabile a una famiglia, ha avuto un ruolo determinante, come confermato da molti calciatori sia nella scorsa stagione che in quella attuale. “L’Espanyol è la mia casa e continuare fino al 2030 è fondamentale. Restare qui è tutto per me. È un grande sentimento essere perico, non può essere espresso a parole. Bisogna viverlo. Sono undici anni che sono qui, sono passato dalle giovanili alla prima squadra, abbiamo raggiunto traguardi… mi emoziona. L’Espanyol mi ha formato come giocatore e come persona. Questa è la mia casa e spero di diventare un One Club Man,” ha dichiarato Puado durante l’emozionante evento di presentazione della sua riconferma. Anche altri membri della rosa 25-26 hanno scelto l’Espanyol proprio per questo forte senso di appartenenza, nonostante avessero ricevuto interessanti proposte da altre squadre, come nel caso di Roberto Fernández, che ha condiviso motivazioni simili a quelle del compagno d’attacco.

Il calciatore cordobese, con un passato in club prestigiosi, ha ricevuto offerte allettanti, ma ha scelto di tornare all’Espanyol, una decisione che ha lasciato sorpresa ma contente le tifoserie e la società catalana, ora rinforzata da un giocatore di riferimento in proprietà. Carlos Romero ha manifestato interesse per un possibile prestito all’Espanyol, attratto da un ambiente di squadra coinvolgente che ha affascinato anche Urko, l’ultimo acquisto voluto dal club dopo che la dirigenza sportiva aveva constatato la sua mancanza di spazio alla Real Sociedad. Il forte senso di appartenenza, cruciale per la dirigenza attuale guidata da Fran Garagarza, ha fatto pendere la bilancia a favore di un mercato considerato tra i più fruttuosi degli ultimi anni. La strategia pianificata sta già mostrando i suoi effetti positivi. Non è un caso il buon esordio dell’Espanyol; il progetto della dirigenza, infatti, sta dando i suoi frutti. Oggi, oltre il 50% dei giocatori della rosa è composto da elementi cresciuti nel vivaio o provenienti dalla Catalogna, il che rafforza il senso di appartenenza in un gruppo che ha scelto di restare con l’Espanyol, nonostante le offerte da club con maggiori risorse finanziarie e prospettive di successo sportivo.

Messaggio importante per Vinicius: “Il tuo comportamento non è salutare.”