Gli inattesi ‘bilanciatori’ dell’Atletico

La partita tra l’Atlético de Madrid e il Rayo Vallecano ha riservato una seconda metà davvero sorprendente, in cui gli ospiti hanno messo in difficoltà i ragazzi di Diego Pablo Simeone. Al minuto 80, il team rojiblanco si trovava sotto di 1-2.

La ripresa si era già rivelata intensa, ma ulteriori sviluppi erano ancora all’orizzonte. Qui parliamo dei cambiamenti tattici: il Cholo, noto per il suo approccio interventista, che spesso porta a gol e rimonte, ha offerto una prestazione frenetica nei momenti finali della gara.

I cambi erano incessanti, tanto che persino i calciatori faticavano a seguire il ritmo. Hancko si chiedeva dove dovesse posizionarsi, mentre Nico si spostava in continuazione. In effetti, con l’argentino schierato come terzino sinistro, il Rayo aveva segnato il suo secondo gol. Sembrava che la situazione fosse compromessa per l’Atlético finché Simeone effettuava un’importante doppia sostituzione. Di solito, quando si è in svantaggio, si potrebbero cercare opzioni più offensive, come nel caso di Baena. Tuttavia, il mister argentino ha optato per l’ingresso di Pubill e Ruggeri, al posto di Gallagher e Griezmann. Simeone ha espresso grande soddisfazione per i 18 minuti disputati dai nuovi entrati: “Stavamo per fare due cambi, sono entrati Matteo Ruggeri e Marc Pubill, che sono entrambi terzini, e la squadra ha giocato molto bene, trovando spazi per attaccare, mantenendo il controllo e, soprattutto, aumentando la fiducia”, ha dichiarato inizialmente. “Mi è piaciuto come è entrato Marc, non era semplice in quel frangente. Anche Matteo ha fatto il suo ingresso in modo ottimale, come ci si aspetta da un calciatore. Apprezzo il lavoro di chi non ha iniziato titolare, ma quando entrano fanno la differenza che la squadra necessita”, ha aggiunto.

Hanno avuto un contributo così determinante? Non proprio in termini puramente statistici, ma sì dal punto di vista del posizionamento. Ad esempio, Pubill ha toccato la palla solo 14 volte, effettuando nove passaggi – tutti precisi – senza partecipare a conflitti o rimesse. Poi, c’è Ruggeri, che ha avuto 13 contatti col pallone, con un’accuratezza nei passaggi dell’89%; ha fatto solo un intervento difensivo e non ha affrontato duelli. Sebbene i numeri mostrino prestazioni quasi perfette, in termini di posizionamento hanno facilitato il lavoro di giocatori come Llorente, Giuliano e Nico González, che hanno potuto attaccare meglio, premere e avvicinarsi di più all’area avversaria, dove alla fine Julián ha trovato il modo di contribuire alla rimonta.

Baena si prepara per il derby contro il Real Madrid, con poca esperienza recente e un aspetto da migliorare