La Real Sociedad ha conquistato la sua prima vittoria stagionale contro il Maiorca, sorprendentemente sostenuta da un’atmosfera che ha impressionato anche i più ottimisti. Non era una sfida semplice: un avversario piuttosto modesto e il peso di non aver ancora vinto in campionato.
Nonostante ciò, 22.442 tifosi hanno affollato Anoeta, contribuendo a spingere la squadra in una serata in cui prevaleva più il bisogno di risultati che l’ottimismo. Pur essendo la partecipazione leggermente inferiore al solito, l’energia del pubblico ha compensato i seggi vuoti.
Sin dal primo minuto, si è percepito il coinvolgimento dello stadio. Ogni recupero di palla, le corse di Barrenetxea e le giocate di Oyarzabal erano accolti da applausi, cori e quel fruscio che preannuncia momenti emozionanti. I tifosi non si sono lasciati influenzare dalla pressione che sentiva la squadra, trasmettendo forza nei momenti di incertezza. L’esplosione di gioia dopo il gol del capitano ha rivelato un sollievo collettivo atteso da settimane. Anoeta ha festeggiato intonando il celebre ‘Dale Cavese’, riportando la gioia e l’armonia tra il pubblico e i giocatori. Negli ultimi minuti, con il punteggio in bilico e l’avversario che attaccava, l’importanza del tifo è diventata palese. La squadra necessitava di un ultimo sforzo e i tifosi hanno risposto con canti incessanti, incoraggiando i calciatori fino al fischio finale. L’unità tra la squadra e il pubblico è stata evidente: Real e sostenitori hanno sofferto e lottato insieme, rendendosi conto di quanto fosse importante al di là dei semplici tre punti. Dopo la partita, il spogliatoio ha riconosciuto che il supporto dei tifosi è stato cruciale per non far sfuggire una vittoria così fondamentale.