Il tecnico del Espanyol, Manolo González, ha parlato oggi dell’imminente incontro che la sua squadra disputerà venerdì a Montilivi, un derby avvincente tra due formazioni in situazioni molto diverse. Negli ultimi anni, questa partita ha sempre riservato grandi emozioni.
Se il Espanyol dovesse vincere, rimarrebbe nelle posizioni di Champions e darebbe continuità al suo eccellente avvio di stagione, mentre potrebbe anche riscattare la pesante sconfitta subita lo scorso anno dal Girona. Tuttavia, Manolo non sembra interessato alla vendetta, affermando di non voler vivere nel passato e dimenticando quel KO inflitto il 23 novembre scorso, che mise a rischio anche il suo ruolo.
“Domani sono molto motivato, per i nostri tifosi e per noi stessi, non per l’anno precedente, che è ormai remoto. Guardare indietro non porta a nulla,” ha dichiarato. Rispondendo alla domanda sulle pressioni che grava sul Girona, attualmente ultimo in classifica, il mister perico ha risposto con fermezza. “Il Girona vuole vincere, ma noi lo desideriamo ancora di più.” Come stanno i giocatori? “In generale, abbastanza bene. Tra oggi e domani prenderemo una decisione definitiva, abbiamo diverse opzioni per l’undici titolare e cercheremo di scegliere quella più logica, tenendo conto anche delle condizioni dei calciatori. Analyseremo i dati sui carichi di lavoro per formare la squadra più competitiva possibile per conquistare i tre punti a Girona.” Cosa è cambiato nel Espanyol rispetto al 4-1 di un anno fa? “Mi concentro su come stiamo ora. Abbiamo apportato modifiche da quel giorno, l’équipe ha acquisito maggiore fiducia e si trova in una buona forma. Dobbiamo mantenere il ritmo che abbiamo mostrato recentemente contro il Valencia; da lì in poi, la partita può essere influenzata da vari fattori, ma dobbiamo rimanere fedeli alla nostra identità.” C’è voglia di riscatto? “Ho grande voglia di vincere domani, per i nostri fans e per noi stessi, non per ciò che è accaduto lo scorso anno, che è ormai lontano.”
Riflettere sul passato non porta alcun beneficio. Qual è stata la sua crescita quest’anno? Ogni stagione noi allenatori cerchiamo di implementare nuove idee, migliorando costantemente grazie all’esperienza e mantenendo la calma, così da comprendere meglio le dinamiche delle gare. È fondamentale approfittare della pressione del Girona e dei loro nervosismi. Tuttavia, non dobbiamo lasciare che queste situazioni influenzino il nostro gioco; dobbiamo concentrarci esclusivamente sulla vittoria, sul nostro modo di giocare, sulla strategia per mettere in difficoltà gli avversari e sui nostri punti di forza. Guardare la classifica in questo momento non è utile; siamo solo alla sesta giornata e ci sono ancora molte partite da giocare. A parte il Real Madrid e il Barcellona, si è visto che la posizione in classifica non ha molto peso, è ancora troppo presto per trarre conclusioni significative. Sarà una sfida ardua; l’avversario ha voglia di vincere, ma noi, francamente, ne abbiamo ancora di più.
La competizione all’interno della squadra è un aspetto fondamentale. È cruciale che i giocatori abbiano quella motivazione interna. La presenza di competizione aiuta a mantenere alta l’intensità; se questo non avviene, diventa difficile stimolare l’impegno da parte loro. I giocatori capiscono che la lotta per un posto negli undici titolari è intensa, e questo si traduce in una forte determinazione del gruppo a vincere.
Come si gestisce un gruppo con così tante opzioni? Finché percepisco il concetto di squadra, mi sento a mio agio. Attualmente vedo un grande spirito di squadra. Non dobbiamo affidarci a soli undici atleti, ma coinvolgere 23 o 24 giocatori in modo che tutti siano motivati. Sappiamo che scenderemo in campo al massimo delle nostre possibilità, pronti a dare il massimo contro il Girona, ed è questo che conta.
Pere Milla tornerà nel ruolo di titolare? Abbiamo le idee piuttosto chiare su chi scenderà in campo domani, ma vogliamo confermarlo durante l’ultimo allenamento, considerando che abbiamo giocato solo 48 ore fa e vogliamo evitare infortuni. La cosa positiva è avere diverse opzioni, sia per l’inizio del match che per le sostituzioni nella ripresa; abbiamo a disposizione giocatori molto influenti.
È una partita ingannevole quella di Montilivi? “Tutte lo sono. Ogni incontro presenta delle insidie. In occasione della sfida con il Valencia, abbiamo concluso verso la porta 21 volte ma siamo riusciti a pareggiare solo al minuto 95. Questo dimostra chiaramente cosa significhi LaLiga: basta un momento di imprecisione, perché, a mio avviso, abbiamo difeso bene e concedendo pochissimo agli avversari. Tuttavia, abbiamo subito due reti. Ogni partita rappresenta una grande sfida e può cambiare da un attimo all’altro. Contro il Mallorca abbiamo affrontato ulteriori complicazioni a causa di un rigore e di un’espulsione. È un incontro estremamente difficile, come del resto tutti quelli di LaLiga. Domani dobbiamo scendere in campo al nostro migliore livello, puntando a vincere fin dai primi minuti e, successivamente, evitando che l’avversario possa farci male. Dobbiamo essere consapevoli dei momenti in cui non rendiamo al meglio: è fondamentale stringere i denti, mantenere l’organizzazione e la lucidità”.