Sergio Gómez ha avuto un avvio di stagione estremamente sorprendente e solido con la Real Sociedad. È facile affermare che si è adattato bene al ruolo di terzino sinistro, ma la verità è che lo ha fatto con una naturalezza inaspettata. Lo conoscevo bene dai tempi dell’Huesca, dove giocava più avanzato, anche sulla fascia destra, e sinceramente pensavo che avrebbe avuto difficoltà a imparare la disciplina difensiva.
Durante la sua esperienza al Manchester City, Guardiola lo ha utilizzato in quella posizione, ma è stato solo al suo arrivo alla Real che è diventato un terzino completo. Abbiamo così scoperto un giocatore che comprende i momenti della partita, sa quando spingersi in attacco e quando difendere, diventando una risorsa preziosa in fase difensiva.
Ciò che colpisce di più è la sua affidabilità in un ruolo che non avevo mai visto occupare da lui prima di indossare la maglia txuri urdin. Oltre alle sue capacità tecniche, va sottolineata la sua qualità umana. Sergio Gómez è un professionista esemplare, sempre dedito alla squadra, rispettoso e capace di mettere da parte il proprio ego. Ha compreso che per avere successo non bastava eccellere in posizioni offensive, ma era necessario adattarsi, e lo ha fatto con grande impegno e umiltà. La Real Sociedad, oltre a ricevere un grande calciatore, ha anche trovato una persona di valore, qualcuno che rappresenta perfettamente l’idea di mettere il team al di sopra dell’individuo. Questo, sia nel calcio che nella vita, è un vantaggio notevole.