L’Atlético de Madrid sta lavorando per ritrovare la sua solidità difensiva. La squadra di Simeone ha fatto progressi in quest’area, anche se non ha ancora raggiunto il livello desiderato. Negli ultimi cinque incontri, il club è riuscito a mantenere inviolata la porta in tre occasioni, un miglioramento significativo rispetto ai 16 gol subiti in dieci partite precedenti.
Questa ripresa coincide con il ritorno di José María Giménez, che però minimizza il suo impatto. “In verità, prima della pausa per le nazionali, il gruppo sapeva di dover migliorare nella coesione difensiva, e questo si è visto nelle ultime partite.
Non è solo merito mio; la squadra complessivamente si è unita e sta imparando a gestire meglio i match. Si nota che stiamo subendo meno reti,” ha dichiarato il difensore uruguayo dopo il confronto con il Union Saint-Gilloise, aggiungendo: “Stiamo cominciando a difendere come un blocco unico e questo ci rende più competitivi.”
Tuttavia, nonostante i segnali positivi, resta un aspetto preoccupante, emerso nella recente partita di Champions League: la modalità con cui l’Atlético ha incassato il gol contro il club belga. Questo elemento rappresenta una costante difficoltà per la squadra, che ha già subito cinque reti di testa in questa stagione. Le palle inattive, sia da corner che da calcio d’angolo, si sono dimostrate un vero tallone d’Achille per i colchoneros. Infatti, tra i 18 gol subiti, ben un terzo è arrivato su situazione di calcio piazzato, un aspetto che in passato non era così ricorrente sotto la gestione di Simeone.
La situazione è particolarmente critica nel contesto europeo, poiché oltre il 50% delle reti subite, cinque su nove, sono frutto di calci piazzati. Il Liverpool e l’Arsenal hanno letteralmente sopraffatto l’Atlético grazie a questo tipo di gioco.

