Pablo Fornals ha espresso la sua gioia durante la conferenza stampa di mercoledì per il suo ritorno nella nazionale spagnola dopo un intervallo di quattro anni dall’ultima volta che ha giocato con Luis Enrique. Ora nutre il sogno di partecipare al prossimo Mondiale insieme a Isco, il suo compagno al Real Betis.
Fornals, che ha fatto il suo esordio con la nazionale nel 2016 sotto la guida di Vicente del Bosque, si è dimostrato uno dei centrocampisti più performanti all’inizio di questa stagione. Ha notato notevoli differenze tra l’attuale squadra e quella in cui giocava, visto che solo Unai Simón, Laporte e Dani Olmo sono gli stessi compagni con cui ha condiviso il campo nell’ultima chiamata da parte di Luis Enrique.
Ha dichiarato: “Molte cose sono cambiate, l’ultima volta c’era un altro allenatore e molti dei miei attuali compagni di squadra non avevano ancora debuttato. Sono felice e soddisfatto di essere qui ancora una volta.”
Il centrocampista è stato anche interrogato sul possibile confronto con Isco, con cui potrebbe competere per un posto al Mondiale, data l’alta concorrenza in mezzo al campo: “Questo è un discorso serio.
Non ho bisogno di presentare Isco, che è un grande calciatore. Per noi del Betis sarebbe un sogno che la situazione continuasse a migliorare, sperando di poter giocare insieme piuttosto che scegliere solo uno di noi.”
Fornals ha condiviso le sue emozioni riguardo alla chiamata di Luis de la Fuente, con il quale ha vinto il Campionato Europeo Under 21 nel 2019, tre anni dopo il suo debutto in nazionale: “Prima di tutto, da calciatori, le circostanze della nostra vita personale sono ciò che sono. A mio figlio è toccato nascere durante un’interruzione simile a quella di quattro anni fa. Lui è un po’ contrariato perché non comprende perché suo padre debba lasciare casa per dieci giorni. Ho ricevuto quasi più messaggi che per il mio compleanno.”
Fornals ha espresso la sua gratitudine per i complimenti e il supporto ricevuti dai suoi compagni: “Anche io mi pongo quella domanda”, ha affermato in risposta a un quesito riguardante il suo ruolo secondo Luis de la Fuente. Ha aggiunto: “Sono pronto a seguire qualsiasi indicazione e, come in tutte le situazioni, mi impegnerò al massimo”. Ricordando il suo debutto nel 2016 con Del Bosque, ha raccontato: “Con Vicente è stata un’esperienza inaspettata; sono stato chiamato per sostenere i compagni durante momenti cruciali in cui altri non potevano partecipare. È stato straordinario per me, a soli 19 anni, allenarmi con calciatori del calibro di Cesc e Pedro. Ho avuto l’opportunità di rappresentare la nazionale sia durante la mia permanenza al Villarreal che al West Ham. Sento di dover essere grato a tutti i club in cui ho militato, nonostante non siano squadre che lottano per il titolo. È stato sorprendente che i selezionatori guardassero oltre le apparenze, trovando un ragazzo che giocava in una realtà apparentemente minore come quella dell’est di Londra”.

