“Ritornare all’Atlético? Non ho idea di cosa riserverà il futuro, ma al momento sono molto soddisfatto di essere al Getafe.”

Luis Milla ha sido una figura clave en la celebración de fin de año de Brands & Player, conocido también como el Club del Deportista. Este próximo domingo, será el centro de atención en el enfrentamiento entre el Getafe y el Atlético de Madrid, un partido que tiene un significado especial para él, dado su pasado con el club colchonero y lo que pudo haber sido su situación actual.

Sobre el encuentro Getafe-Atlético, Milla indicó: “Tenemos una semana para prepararlo. Este es un encuentro fundamental para nosotros en nuestro estadio. El año anterior logramos la victoria ante un adversario que ha estado rindiendo a gran nivel. Aunque su inicio no fue el mejor, tienen un plantel formidable y sin duda lucharán por cualquier objetivo”.

Acerca de su experiencia en el Atlético, comentó: “Tuve la oportunidad de formar parte del Atlético de Madrid durante un par de años, disfruté esa etapa y viví momentos inolvidables. Realicé la pretemporada con el primer equipo y entrené bajo la dirección del Cholo.

Sin duda, el Atlético de Madrid es un club especial y espero que podamos disputar un gran partido y conseguir la victoria”.

Respecto a su encuentro con Marcos Llorente, Milla expresó: “Es un momento particular, ya hemos competido en varias ocasiones. Siempre es significativo, especialmente porque hemos trabajado arduamente para llegar hasta aquí. Para nosotros, que somos amigos, será un día lleno de emociones”.

Finalmente, sobre la posibilidad de regresar al Atlético, Milla señaló: “La verdad es que he estado en la cantera, pero no formé parte del primer equipo así que no se trataría de un regreso. No puedo prever lo que sucederá en el futuro. Ya mencioné previamente la oportunidad que tuve en otro momento. Estoy muy contento en el Getafe, donde me siento valorado y creo que estoy en mi mejor etapa, tanto a nivel personal como profesional. Quiero continuar progresando y mantener la ambición de mejorar cada día, contribuyendo a mi club, especialmente considerando que mi contrato finaliza en 2027”.

Opzioni di rinnovo con il Getafe
“No, sinceramente non abbiamo ancora discusso nulla con il club. Mi resta un anno e mezzo di contratto, che è volato via in un attimo dato che all’epoca firmò per cinque anni. Vedremo quale sarà la soluzione migliore sia per il club che per me, e decideremo con calma quando sarà il momento”.

La stagione della squadra blu
“Si può capire dal clima che si respira, dall’ambizione del gruppo e da come ci si impegna quotidianamente. È davvero speciale vivere tutto questo da dentro e questa è la nostra essenza, un aspetto che deve rimanere. Siamo consapevoli di ciò che siamo e di cosa ci serve per vincere ogni partita: essere al 100% e su questo lavoriamo ogni giorno per riuscire in ciò che, come hai giustamente sottolineato, può sembrare un miracolo, ma che in realtà ha un grande valore”.

Il ruolo di Bordalás
“È chiaro che il mister rappresenta per noi una sicurezza. Non è necessario spiegare il suo significato. Ci trasmette tanto, ci fa apprezzare il lavoro quotidiano e ci aiuta a migliorare come giocatori. Gli sono sempre grato per quanto fatto da quando è arrivato e spero che possiamo continuare a crescere insieme, perché abbiamo grandi ambizioni”.

Obiettivi della stagione del Getafe
“Vincere contro l’Atlético Madrid. È indubbiamente una sfida difficile e, come ho già detto, è una sorgente di orgoglio percepire la voglia di lottare per il club e la squadra. Ci impegniamo ogni giorno per conquistare queste partite. Ho ripetuto spesso che affrontare e giocare ogni partita con la sensazione di poter vincere contro chiunque è fondamentale, ed è proprio ciò che avverto in questo momento”.

Possibile convocazione con la nazionale spagnola

“Mi sarebbe piaciuto che fosse andata così, e se mi contattassero adesso, partirei subito. Tuttavia, ciò che mi rende felice è che la gente possa pensarci, se sono stato vicino a tale possibilità significa che sto svolgendo un buon lavoro nel mio club, il che è fondamentale. Spero di continuare a impegnarmi affinché un giorno possano chiamarmi.”

Speranza di diventare internazionale

“Ogni volta che se ne parla, quando si ha la sensazione che sia fattibile, si nutre un po’ di speranza. Forse è la volta in cui mi sono sentito più vicino a questo obiettivo durante tutta la mia carriera. È stata un’illusione, una delusione, ma abbiamo una grande nazionale, forse la migliore del mondo, e spero che possano considerarmi in futuro.”

Dalla sua posizione al Getafe è più complicato arrivare alla Roja

“Non la penso così. Credo che sia molto difficile entrare a far parte della nazionale spagnola, considerando i giocatori presenti, il loro livello e dove giocano. Abbiamo la migliore selezione del mondo, e per farne parte bisogna essere in ottima forma.”

Le Atp Finals rimarranno a Torino fino al 2026, poi si valuterà il futuro