Kei Nishikori si ritira da Wimbledon 2025 e mette in discussione la carriera

Kei Nishikori si ritira da Wimbledon 2025. La sua carriera è in bilico a causa di infortuni.

Il tempo sembra non perdonare Kei Nishikori. L’ex numero quattro del mondo, che da anni combatte contro una serie di infortuni, ha annunciato che non parteciperà a Wimbledon 2025. Questo ritiro arriva dopo le sue defezioni da tornei importanti come Roma, Barcellona e Roland Garros.

La sua schiena, vero tallone d’Achille negli ultimi mesi, continua a impedirgli di tornare in forma, alimentando voci sempre più insistenti su un possibile ritiro definitivo dal tennis.

La stagione 2024 sembrava promettente

Il 2024 aveva fatto sperare in un ritorno alla ribalta.

Dopo una stagione difficile, Nishikori era risalito nel ranking, passando dal numero 581 al numero 76, grazie a una serie di buone prestazioni, tra cui i quarti di finale a Toronto e la finale all’ATP 250 di Hong Kong. Un recupero che aveva fatto sognare i tifosi, pronti a rivederlo tra i protagonisti del circuito.

Il declino fisico

Ma la realtà è stata ben diversa. Dopo alcune buone prestazioni sulla terra battuta, i dolori sono tornati, costringendolo a rinunciare ai grandi eventi. Nishikori aveva ottenuto una wild card per Barcellona, dove aveva già trionfato in passato, ma è stato costretto a fermarsi. La storia si è ripetuta a Roma, Ginevra e infine a Parigi, dove non ha nemmeno potuto partecipare al tabellone principale del Roland Garros. Ora, la certezza: niente Wimbledon, e la stagione sull’erba scivola via senza uno dei talenti più amati del tennis asiatico.

Un bollettino infortuni preoccupante

Nell’ultimo anno e mezzo, il giapponese ha dovuto affrontare non solo la lunga riabilitazione dopo un’operazione all’anca nel 2022, ma anche problemi alla caviglia, al ginocchio sinistro, alla spalla e, soprattutto, alla schiena. Un bollettino medico che pesa come un macigno, e che, come lui stesso ha ammesso dopo l’intervento, potrebbe spingerlo a considerare il ritiro.

Un sogno che resiste

Eppure, nonostante le avversità, Nishikori continua a lavorare con impegno e a non voler abbandonare il sogno di tornare competitivo. “Il mio desiderio è ancora quello di giocare a tennis,” ha dichiarato, ma ogni stagione presenta nuovi ostacoli. La speranza per i suoi tifosi è che possa rimettersi in sesto almeno per la stagione sul cemento americano, magari per regalare ancora qualche emozione prima di dire addio. Ma il tempo, ahimè, sembra spingere Nishikori verso la fine di una carriera che, tra alti e bassi, ha lasciato un segno profondo nel tennis mondiale.

Il futuro di Nishikori è incerto

Francesco Paolo Villarico ha commentato: “È meglio se si ritira, con la schiena non si scherza. A 60 anni rischia di diventare un ‘C’.” Un’opinione che rispecchia la preoccupazione generale attorno a un atleta che ha dato tanto, ma che ora si trova a un bivio. Nishikori ha vissuto il suo apice con quella storica finale allo US Open dieci anni fa, ma il suo successore asiatico, Chung, ha subito lo stesso destino, vessato da infortuni che ne hanno compromesso la carriera.

Una carriera da ricordare

Atleticamente, con i giusti livelli di alimentazione e preparazione, si può rimanere competitivi fino a 40 anni, ma oltre i 35 anni è raro vedere atleti arrivare sani. Nishikori ha bisogno di tempo, e forse di un miracolo, per tornare a esibirsi senza dolori. La sua carriera, segnata da successi e sfide, continua a tenere col fiato sospeso i suoi sostenitori. Cosa riserverà il futuro a Kei? Solo il tempo potrà dirlo.

Scritto da Sraff

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