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Dpcm contro il Covid-19: le regole per svolgere le attività sportive

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Il nuovo dpcm del Premier Giuseppe Conte, con l’obiettivo di contrastare la diffusione del Covid-19, ha imposto diverse limitazioni alle attività sportive. Dalla chiusura delle palestre fino alle regole da seguire per allenarsi all’aperto. Non tutti, infatti, hanno la possibilità di continuare a svolgere regolarmente attività fisica.

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Dpcm e Covid: le regole per le attività sportive

Il dpcm del 3 novembre 2020 contro il Covid-19 ha sospeso tutte le attività sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP). All’interno di queste categorie si inseriscono le gare fra due o più atleti organizzate dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, nonché Discipline sportive associate o Enti di promozione sportiva, ovvero da organismi sportivi internazionali. Esse si svolgono alla presenza di allenatori e ufficiali di gara abilitati, nel rispetto del Protocollo contro il Covid-19 adottato per la relativa disciplina sportiva. Gli impegni in questione sono inoltre inseriti nel calendario agonistico quali gare nazionali.

Per quanto riguarda il calcio, ad esempio, le categorie che andranno avanti sono quelle dalla Serie A alla Serie D maschile e la Serie A e Serie B femminile. Nel basket, invece, si tratta delle categorie dalla Serie A1 alla Serie B maschile e Serie A1 e Serie A2 femminile.

Sport di squadra di interesse non nazionale

Per le società che sono iscritte a competizioni sportive che non sono riconosciute come di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), invece, i campionati sono sospesi almeno fino al 3 dicembre 2020.

Gli atleti possono allenarsi presso centri sportivi e circoli esclusivamente all’aperto soltanto in forma individuale, nel rispetto del protocollo contro il Covid-19, dunque mantenendo il distanziamento di almeno due metri ed evitando di creare assembramenti. Non possono essere per cui praticate attività che prevedono contatto interpersonale ravvicinato, come le partitelle.

Nelle zone rosse, tuttavia, anche gli allenamenti delle squadre iscritte a competizioni sportive di interesse non nazionale, svolti nei centri sportivi e circoli all’aperto, sono sospesi.

Sport individuali di interesse nazionale e non

I tornei federali di sport individuali di qualsiasi natura, come tennis e golf, che prevedono la partecipazione di atleti agonisti, possono proseguire. Essi vengono infatti ritenuti di interesse nazionale. In questi casi è possibile anche uscire dal proprio Comune, in caso di zone arancioni e rosse, per prendere parte a gare.

Gli atleti non agonisti, invece, possono continuare ad allenarsi nei circoli esclusivamente all’aperto qualora si trovino in zone gialle o arancioni, ma non possono partecipare a gare. Nelle zone rosse, invece, i circoli restano chiusi.

Gli atleti amatoriali

Chiunque voglia svolgere attività fisica all’aperto può farlo, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili. Il dpcm prevede però che venga rispettata la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. L’atleta amatoriale potrà spostarsi dal proprio Comune di resistenza nel caso si trovi in una zona gialla. Non potrà farlo, invece, nel caso in cui si trovi in una zona arancione. Nel caso in cui si trovi in una zona rossa dovrà restare nei pressi della propria abitazione.

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