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Federica Brignone spiega il suo mezzo miracolo

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Federica Brignone strepitosa a Courchevel. Il suo secondo posto nel gigante, a 82 centesimi dall’americana Mikaela Shiffrin, è quasi una vittoria: l’Azzurra, caduta a metà del muro, si è rialzata e ha messo a segno un podio di pura volontà, determinazione e rabbia.

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“Non ho parole. In quella parte del muro mi stavo spianando e sono finita a terra. Nel nostro sport si può sbagliare, oppure si può fare tutto bene. Questo è il nostro sport e io sono soddisfatta. Mi sono detta: ‘Alzati, alzati e spingi, spingi, spingi’, ma sono dovuta rimanere lucida, perché quella parte è veramente difficile e così è fino alla fine. Ero partita per attaccare, ovviamente la vittoria era nel mirino”.

“In questi anni ho lavorato tanto sul fatto di non mollare mai e che la gara non è mai finita finché non si taglia il traguardo. Sono contenta per Mikaela, ma anche per Tessa Wiorley, perché è un esempio. Ora voglio continuare a sciare così. Ora voglio andare in Val d’Isère per interpretare le gare come piace a me, senza paura, come invece è stato nella prima manche di sabato. Non ho fatto moltissima velocità da settembre: il mio primo obiettivo è il Super-G di domenica, la discesa mi serve per preparare al meglio l’ultima gara. Poi se succede qualcosa di bello meglio ancora“.

La Brignone sale così in testa alla classifica di specialità con 205 punti scavalcando Marta Bassino, uscita di pista oggi.

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