La saga della Fortitudo: ascesa, cadute e rinascita di un club storico

La Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 è una delle realtà sportive che da decenni infiamma i cuori dei tifosi bolognesi.

La Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 è una delle realtà sportive che da decenni infiamma i cuori dei tifosi bolognesi. Capace di generare un’ondata di passione unica, il club biancoblù, pur attraversando alterne fortune sul campo, ha mostrato negli ultimi tempi un rinnovato slancio alimentando le speranze per il futuro. Ripercorriamo le tappe principali di una storia ricca di emozioni e colpi di scena.

Le origini: dalla ginnastica alla pallacanestro

La storia della Fortitudo affonda le sue radici nel lontano 1901, quando Don Luigi Mariotti fondò la Società Ginnastica Fortitudo. Bisognerà attendere il 1932 per la nascita ufficiale della sezione pallacanestro, con i primi canestri che trovarono casa nella palestra Canetoli in via San Felice. Fin da subito il club si distinse per un orgoglio legato alle sue umili origini, un tratto che ne segnerà l’identità.

L’approdo in Serie A

Dopo un lungo periodo a carattere prevalentemente amatoriale, la Fortitudo iniziò la sua scalata. La promozione in Serie C arrivò nel 1960, seguita due anni dopo da quella in Serie B, ottenuta dopo uno spareggio infuocato contro la Libertas Forlì. Le cronache descrivono l’evento come un confronto acceso, con tensioni in campo e sugli spalti, che videro persino le consorti dei giocatori bolognesi coinvolte in un vivace alterco con sostenitori avversari.

L’agosto del 1966 rappresentò una svolta. Dopo aver mancato di poco la promozione nella stagione appena conclusa, i dirigenti della Fortitudo acquisirono i diritti sportivi dell’Alcisa Sant’Agostino, formazione che militava in Serie A.

L’ossatura della squadra per la prima stagione in Serie A (1966-67, sponsor Cassera) era composta dai ragazzi della Serie B come Paolino Bergonzoni e Pierone Angelini, con l’innesto del primo americano, Dewey Andrew. Dopo un girone d’andata disastroso (2 vittorie), la squadra si trasformò, inanellando una serie di successi, incluso il primo derby vinto sulla Virtus (78-63), e conquistando la salvezza all’ultima giornata contro Biella (67-51).

L’era del “Barone” Schull

Per la stagione 1968-69, le fonti indicano l’arrivo dagli Stati Uniti di colui che sarebbe diventato una figura mitica per la storia della Fortitudo: Gary “Baron” Schull. Ala-pivot di straordinarie doti, impressionò subito. Tuttavia, un infortunio al menisco a Varese lo mise fuori gioco per gran parte della stagione. Ciononostante la squadra guidata da Lamberti e dal vice Rodolfo Perini, compì un’impresa sportiva notevole ottenendo una serie di vittorie esaltanti. Si classificò quinta e Paolino Bergonzoni fu il primo Fortitudino in Nazionale.

Negli anni successivi, va ricordato il “derby di sangue” del Natale 1969, vinto 69-66 contro una Virtus favorita, con Schull protagonista nonostante una ferita al volto. Il “Barone” vinse la classifica marcatori nel 1970-71. Il campionato 1972-73 (sponsor Alco) segnò la fine di un ciclo, con l’addio di Schull e Lamberti.

I decenni 1970-1980 e 1980-1990 videro la Fortitudo alternare la sua presenza tra Serie A1 e Serie A2, vivendo quattro diverse parentesi di retrocessione, ciascuna seguita da un’immediata promozione.

L’impero di Seragnoli e i grandi trionfi

Con l’arrivo di Giorgio Seragnoli alla guida della società, negli anni ’90 la Fortitudo diventò una delle società cestistiche più facoltose e competitive a livello europeo. Il primo trofeo, la Coppa Italia, arrivò il 1° febbraio 1998, battendo la Benetton Treviso 73-55. Il 30 maggio 2000 la Fortitudo conquistò il suo primo Scudetto, scatenando una gioia incontenibile tra i suoi tifosi, riconosciuti per il loro calore e la loro fedeltà.

Dal 1996 al 2006, la squadra partecipò ininterrottamente all’Eurolega raggiungendo la finalissima nel 2004, persa contro il Maccabi Tel Aviv. Il secondo Scudetto è stato vinto nel 2005 contro l’Armani Jeans Milano (67-65), grazie a un tiro da tre punti di Rubén Douglas sulla sirena.

Crisi, caduta e rinascita

Ai fasti sono seguiti anni di cambi di proprietà e difficoltà fino al 16 luglio 2012, quando la FIP revocò l’affiliazione al club. Un momento difficile, ma non la fine. Il 18 giugno 2013 venne costituita la società Fortitudo Pallacanestro Bologna 103, segnando la rinascita del club.

La ripartenza dalla Divisione Nazionale B fu caratterizzata da un notevole fervore popolare, con 3015 abbonati e una media di oltre 4000 spettatori a partita, cifre che rappresentarono un primato per la categoria. Dopo un primo playoff deludente, la nuova proprietà mise in piedi una squadra che vinse il campionato di Serie B, ottenendo un doppio salto in Serie A2.

Dopo quattro anni nel secondo campionato, sfiorando più volte la promozione, nella stagione 2018/19 la Fortitudo Lavoropiù, guidata da Antimo Martino, ha conquistato il ritorno in Serie A vincendo anche la Supercoppa A2.

Il ritorno in Serie A

Il ritorno in Serie A è stato positivo, con un sesto posto già nella stagione 2019/20 e la qualificazione a Coppa Italia e Champions League FIBA. La stagione 2020-21 si concluse con una sofferta salvezza. L’annata 2021-22 però è stata segnata dalla retrocessione in Serie A2.

La stagione 2022-23 si è chiusa con la sconfitta nei Playoff contro Cremona. Nell’estate del 2023, è stata costituita la Sporting Fortitudo Srl, composta da otto imprenditori e professionisti bolognesi, che ha rilevato la governance del club.

Nell’estate 2024 l’imprenditore Davide Malaguti (presidente di Golden Group Spa) è diventato socio di maggioranza relativa di Sporting Fortitudo Srl, incrementando la sua quota dal 28% al 33% esercitando il diritto di prelazione. E sembra che la sua influenza sia destinata ad aumentare.

Stando alle notizie degli ultimi giorni Malaguti (oggi presidente di Sporting Fortitudo srl) avrebbe manifestato l’intenzione di aumentare della sua partecipazione fino al 51%, nel contesto della ricapitalizzazione da 1,8 milioni di euro annunciata dall’ultimo consiglio di amministrazione.

Nonostante il possibile coinvolgimento di alcuni fondi e il coinvolgimento di figure come Carlton Myers, i futuri sviluppi rimangono incerti e per scoprire quali saranno i nuovi assetti societari non resta che attendere. Sembra certo invece ancora per molto tempo la Fortitudo Pallacanestro terrà col fiato sospeso i tifosi biancoblù, continuando ad incarnare lo spirito combattivo che in passato gli ha permesso di superare difficoltà economiche e sportive, con l’obiettivo di mantenere un ruolo significativo nel panorama cestistico nazionale.

Marcos Llorente ha dichiarato che Baena potrebbe apportare un miglioramento significativo alla squadra

Hugo Pérez e Marcos Fernández danno inizio alla stagione

Leggi anche