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Mario Guida, conosciuto come MG8, lascia la guida tecnica della prima squadra dell’Anzio Calcio 1924. Una decisione condivisa con la società, che segna un nuovo capitolo per il club biancazzurro. Guida torna al settore giovanile e alla scuola calcio, un ambiente che conosce bene, in cui ha dedicato gran parte della sua carriera da calciatore e allenatore.
Un cambio di rotta strategico
Il nuovo ruolo di Guida lo vedrà collaborare strettamente con il direttore generale Alberto Alessandroni e il direttore sportivo Pino Pollastrini, insieme al responsabile dell’area scouting Fabio Bergami. Questa mossa è stata pensata per favorire uno sviluppo armonico del club, in vista della stagione 2024/2025.
Guida ha affrontato la prima squadra per cinque stagioni, portando a casa risultati significativi e affrontando sfide non da poco.
Una lettera ricca di emozione
In una lunga lettera aperta, il tecnico ha condiviso con il pubblico le sue emozioni, i successi e le difficoltà affrontate. “Ho sempre preso le responsabilità in prima persona. Esco a testa alta da questo ruolo, ma il mio cuore e la mia mente resteranno legati a questo club”, ha dichiarato, lasciando intendere quanto profondo sia il suo attaccamento all’Anzio. La sua storia con la squadra inizia nel 2019, quando il presidente Franco Rizzaro e Antonella Mastrella gli affidarono la panchina, in un momento di difficoltà per il club.
Un percorso di successi
Guida ha saputo risollevare le sorti dell’Anzio, riportandolo in Serie D dopo una retrocessione. Insieme al direttore sportivo Guido Zenga, ha costruito un organico capace di primeggiare, conquistando tre titoli consecutivi come miglior attacco del campionato e garantendo salvezze decisive. “Abbiamo creato un giocattolo perfetto”, ha affermato con orgoglio, mentre ricordava i momenti chiave dell’avventura. La squadra ha vissuto alti e bassi, ma il lavoro di Guida è stato determinante nel mantenere vivo lo spirito competitivamente del gruppo.
Un pensiero alla comunità
Non sono mancati i ringraziamenti per la città e l’amministrazione comunale, che hanno sempre sostenuto il club. Con commozione, Guida ha dedicato parole dolci alla sua famiglia: “A mia moglie e alle mie due principesse, a cui ho spesso tolto tempo e serenità. E a mio padre, che da lassù sarà orgoglioso dell’uomo che sono diventato”. Queste frasi esprimono l’umanità e la passione che hanno sempre caratterizzato il suo approccio.
Un arrivederci, non un addio
Mario Guida non si allontana dal suo amato Anzio. Pur lasciando la panchina, continua a lavorare per il futuro del club. La sua esperienza sarà fondamentale per formare i giovani talenti, trasmettendo i valori che lo hanno reso una figura chiave nella storia dell’Anzio Calcio 1924. Il suo è un arrivederci, un nuovo inizio per un uomo che ha dedicato la vita al calcio e al suo club del cuore.