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Rudi Garcia, quanto guadagna l’allenatore del Napoli? Lo stipendio

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Rudi Garcia, dopo aver allenato la Roma per quasi tre stagioni, dal 2013 al 2016, è ritornato in Italia. A volerlo sulla propria panchina è stato Aurelio De Laurentis, presidente del Napoli, spiazzando tutti come suo solito. Ma quale sarà il contratto siglato da ADL? Prima di scoprirlo, riviviamo insieme la carriera dell’allenatore francese.

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L’inizio di tutto

Il cammino di Rudi Garcia inizia al Saint-Etienne, non come allenatore della prima squadra, ma come collaboratore tecnico. Ad assegnargli la prima panchina da allenatore è il Digione, nel 2002. La squadra francese, in quell’anno, milita in Ligue 2, la nostra Serie B per intenderci, nella quale rimane solo due anni per poi salire in Ligue 1 per la stagione 2004/05. Arriva il 2007, Rudi è riuscito a mantere il massimo campionato francese, ma vuole cambiare aria. Viene chiamato alla corte de Le Mans, con la quale raggiunge un nono posto e le semifinali di Coppa di Lega francese.

Con il passare degli anni e il raggiungimento degli obiettivi, all’ex violinista viene attribuita una buona reputazione nel calcio mondiale, tanto da essere ingaggiato dal Lille nel 2008, dove incontra e valorizza Eden Hazard. Con i Mastini conquista la qualificazione alla Uefa Europa League nella prima stagione e nel 2011 riesce nel miracolo double: vince il campionato e la coppa di Francia battendo il PSG 1-0. Risultati che lo portano alla nomina di miglior allenatore della Ligue 1 e viene inserito al settimo posto dei migliori allenatori del mondo dell’anno. Nei suoi ultimi due anni in quel di Lille conquista rispettivamente un terzo posto, qualificandosi in Uefa Champions League per la seconda volta, e un sesto posto che lo tiene fuori da tutte le competizioni.

Roma chiama, Garcia risponde

Garcia vive la sua prima esperienza italiana sulla panchina della Roma, dove ha un inizio devastante: dieci vittorie consecutive e vertice della classifica. Vetta non mantenuta fino alla fine della stagione perché finita da seconda in classifica e Juventus vincente dello scudetto. Secondo posto ripetuto anche l’anno successivo. C’è un proverbio popolare italiano che tutti conosciamo e dice “Non c’è due senza tre”, ma a quanto pare non nel caso dell’allenatore giallorosso che non si laurea vice campione d’Italia per la terza volta consecutiva, ma viene esonerato per la serie di risultati deludenti raggiunti durante la stagione 2015/16.

Il ritorno in patria e l’esperienza araba

Garcia non perde tempo e torna a sedersi sulla panchina di una squadra francese, precisamente al Marsiglia, dove resta per tre stagioni senza raggiungere grandi risultati, per poi migrare a Lione a sostituire Sylvinho. I Les Gones sotto la sua guida risalgono dalle ceneri, visto l’inizio di campionato disastroso, ma non riescono a qualificarsi alla Coppa dei Campioni. L’obiettivo sfumato e la delusione controllano la decisione di Garcia: lascia Lione e vola all’Al-Nasrr, in Arabia, ma solo per meno di un anno. Il rapporto tra l’allenatore e i giocatori non è mai sbocciato, le parti si vengono incontro e si va per la risoluzione consensuale.

La seconda vita italiana e il suo stipendio

Come detto nell’introduzione, De Laurentis ha riportato in Italia Rudi Garcia, stipulando un contratto biennale con opzione per un terzo anno. Guadagnerà 2,5 milioni di euro a stagione più bonus.

Sono 6 i punti conquistati nelle prime tre giornate. La sconfitta, in casa, nella terza giornata di Serie A con la Lazio ha fatto molto male e già si possono sentire i primi mugugni, ma la stagione è ancora lunga e ci riserva molto.

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