Il ‘caso Aguado’ continua a dominare le cronache nel RCD Espanyol. Il centrocampista originario di Jaén, attualmente sotto inchiesta per presunte molestie sessuali nei confronti di una dipendente del club, ha partecipato oggi al suo secondo allenamento consecutivo, nonostante le recenti accuse.
In attesa che Manolo González si presenti di fronte ai media questo venerdì, una fonte vicina all’Espanyol e al giocatore di 28 anni ha rilasciato un’intervista al quotidiano ‘El Español’.
“Il club sta semplicemente aspettando che il contratto del giocatore giunga a scadenza, perché quest’anno non sarà rinnovato.
Rimangono solo due mesi da passare qui”, ha affermato questa persona, criticando il comportamento dell’istituzione. “L’intenzione sembra essere quella di far trascorrere il tempo, così da liberarsi del problema finale”. Inoltre, ha confermato che il RCD Espanyol non rilascerà dichiarazioni fino a quando non ci sarà un verdetto da parte della giudicatura, mantenendo la posizione di rispettare la presunzione di innocenza di Aguado.
“Credo che il club stia cercando di tutelare la vittima, mentre se il giocatore nega le accuse, spetta al tribunale competente approfondire la questione e scoprire la verità”, ha proseguito la fonte, mostrando reticenza nell’analizzare le somiglianze tra l’incidente avvenuto il 23 giugno 2024, durante i festeggiamenti per la promozione in Primera División, e il ‘caso Alves’. “Nel caso di Alves c’erano prove visive e la vittima si è espressa riguardo ai fatti, ma qui al momento non ci sono certezze”.
La vittima ha presentato una denuncia a gennaio, pertanto il locale Opium, dove si sono verificati gli eventi sei mesi prima, aveva già cancellato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza.