Al termine della partita di Donosti, i 500 sostenitori del club che erano presenti al Reale Arena, esultando per il pareggio, hanno intonato il “sí se puede” per spronare i giocatori in vista del match di giovedì in Inghilterra. È certamente un obiettivo possibile, ma ci si deve chiedere se il dispendio fisico sia giustificato quando tra sole 72 ore si affronterà l’Alavés a Bilbao.
Si può rischiare di schierare Nico e Sancet, ma questo potrebbe compromettere la loro presenza in questo momento cruciale della stagione. Ci sono in ballo la Champions e la Supercoppa, elementi di grande prestigio e valore economico. Può darsi che si possa fare, ma è davvero saggio? Siamo tutti consapevoli che siamo di Bilbao e che la finale di Europa League si giocherà qui; tutti speriamo che questo sia finalmente l’anno buono.
Tuttavia, varrà la pena compromettere il quarto posto in campionato per un’impresa che potrebbe rivelarsi illusoria? Ho pochi dubbi a riguardo. Riconosco che sarebbe un traguardo straordinario, vincere 0-4 a Manchester avrebbe un significato speciale. Disputare la finale a San Mamés ci consentirebbe di entrare nella storia. E immagina la gabarra, sarebbe un’esperienza indimenticabile. Tuttavia, il progetto dell’Athletic Club deve basarsi su sogni e realtà. I sogni ci hanno condotto fino a questo punto, ora è il momento di trasformarli in risultati concreti. È fondamentale vincere contro l’Alavés domenica e portare a casa punti anche a Getafe e Valencia. La squadra ha già affrontato 50 partite e non sembriamo avere le forze necessarie per affrontare ulteriori sforzi improduttivi.