Negli ultimi tempi, la Real Sociedad ha raggiunto un traguardo importante: Igor Zubeldia ha disputato 300 match ufficiali con la squadra che lo ha cresciuto. Dal suo esordio il 13 maggio 2016 contro il Valencia, quando aveva solo 19 anni e 44 giorni, il calciatore ha visto un notevole progresso, adattandosi a nuove situazioni tattiche e consolidandosi ad alti livelli.
Inizialmente impiegato a centrocampo, nel tempo ha trovato la sua dimensione come difensore centrale. Sotto la guida di Imanol Alguacil, Zubeldia è diventato una parte fondamentale della sua strategia. La sua intelligenza tattica, la sua capacità di gestire il possesso palla e la predisposizione ad anticipare le azioni avversarie lo hanno reso uno dei pilastri difensivi della formazione.
Attualmente, occupa la 15ª posizione tra i difensori con più presenze nella storia del club, un dato che testimonia sia la sua costanza sia la reciprocità di fiducia con l’allenatore. Le statistiche confermano il suo valore: su 300 gare, 233 si sono svolte in LaLiga, 37 in competizioni europee, 29 nella Coppa del Re e una nella Supercoppa di Spagna. La stagione 2022/2023 è stata quella con il maggior numero di presenze, con 43 partite giocate, seguita dalle annate 2019/2020 (41) e 2021/2022, oltre all’attuale stagione, entrambe con 39 apparizioni. Zubeldia continua a dimostrare di essere un giocatore su cui si può fare affidamento, risultando tra i più utilizzati nel gruppo. Non è solo un uomo di club, ma anche un simbolo del progetto di crescita e continuità che caratterizza la Real Sociedad. La sua evoluzione da Zubieta fino a diventare un punto di riferimento per la squadra è una storia di crescita tranquilla, senza clamori, ma con una determinazione che lascia un segno profondo.
In un’epoca in cui la lealtà sportiva è rara, arrivare a disputare 300 partite con la stessa squadra rappresenta più di un semplice dato: è un segno di attaccamento e dedizione professionale.