Joaquín Caparrós, allenatore del Sevilla, ha messo in evidenza la soddisfazione all’interno dello spogliatoio e ha rievocato le difficoltà affrontate dopo la vittoria di misura contro la UD Las Palmas. Anche se la salvezza non è ancora garantita matematicamente, l’obiettivo è a portata di mano, mentre ora sarà fondamentale analizzare gli errori commessi in una stagione da dimenticare, conclusasi con la tifoseria coinvolta in episodi controversi contro società e squadra.
“Sappiamo che i nostri tifosi ci sono sempre quando serve, ci è costato grande impegno, ma dobbiamo riconoscere il merito ai giocatori e al pubblico, che sono una forza incredibile. Dovevamo vincere a tutti i costi e ce l’abbiamo fatta.
Sono felice per i calciatori, per i tifosi e per tutto il Sevilla, che merita questo risultato”, ha dichiarato il tecnico utrerano, ricordando quanto gli avessero riferito i suoi giocatori: “Mi dicevano: ‘mister, abbiamo disputato quattro partite e avremmo potuto vincerle tutte’, ma io ho risposto che nel calcio il ‘potere’ non conta. Occorre vincere. Oggi ci siamo riusciti e siamo felici”. Caparrós ha ammesso di aver vissuto momenti molto difficili, sia per lui che per la sua famiglia. “Questi sono stati giorni molto pesanti. Oggi, con il fischio d’inizio alle nove e mezza, il tempo è sembrato infinito nella nostra residenza. Las Palmas ha giocatori di qualità e il campionato è molto equilibrato. Un nostro giovane, García Pascual, ha segnato e bisogna congratularsi con tutti i calciatori”, ha aggiunto. L’allenatore ha spiegato i suoi adeguamenti tattici a metà partita. “Abbiamo effettuato alcune modifiche, gli allenatori devono prendere decisioni. Abbiamo spostato Dodi (Lukébakio) nel suo ruolo migliore e Suso come seconda punta. È importante avere fiducia in loro. La squadra ha dimostrato solidarietà”. Infine, ha rivolto un messaggio ai sostenitori e ha criticato la dirigenza: “Abbiamo sofferto molto, e mi considero parte di questo gruppo…”.
Adesso è tempo di chiudere la stagione, di riflettere e di analizzare criticamente, sia da parte della dirigenza che da parte di tutti. Questo club ha una lunga lista di trofei e ha conquistato il titolo di migliore al mondo per due volte. Coloro che prendono decisioni devono fare una pauso e pensare. È fondamentale ritrovare quel senso di unità che ci ha resi così solidi.