Fabio Capello ha guidato il Real Madrid in due periodi differenti, nella stagione 1996-97 e in quella 2006-07, portando la squadra a vincere LaLiga in entrambe le occasioni. Tuttavia, quest’anno il suo connazionale Carlo Ancelotti non potrà replicare questo successo poiché il Barcellona è praticamente già campione dopo aver trionfato nel recente Clasico (4-3).
In un’intervista rilasciata martedì a ‘El Partidazo de COPE’, Capello, che ha 78 anni, ha commentato: “Con l’arrivo di Mbappé, mi è sembrato che Vinicius, Bellingham e lui stessero competendo tra loro fisicamente e tecnicamente, senza supportarsi a vicenda.
Mbappé è un grande talento, indiscutibilmente fantastico, ma il team ha bisogno di equilibrio”. Considerato uno dei tecnici più affermati degli anni ’90 e 2000, ha aggiunto che “quest’anno è stato complesso, poiché l’arrivo di Mbappé ha costretto a modificare il sistema di gioco, e ci sono state anche molte assenze in difesa. Senza giocatori di qualità in difesa, diventa difficile vincere”. Dopo la sconfitta nell’ultimo Clasico stagionale a Montjuïc, Ancelotti ha ricordato che “non dobbiamo scordare che mancano cinque difensori, ed è un aspetto cruciale”. Capello ha sottolineato che “la maggiore difficoltà per Ancelotti è stata l’assenza di equilibrio nella squadra, con una carenza di centrocampisti e difensori e solo attaccanti a disposizione. Inoltre, ci sono state anche lesioni di giocatori chiave come Carvajal”. Riguardo all’imminente partenza di Ancelotti dalla panchina del Real Madrid, essendo stato ufficialmente nominato nuovo allenatore del Brasile, Capello ha espresso che la situazione per ‘Carletto’ gli sembra “ingiusta”. Ha concluso dicendo: “Certo, è quello che penso, ma conosco bene il Real Madrid. In questo club non basta partecipare alle competizioni, è fondamentale vincere”.
Ancelotti ha avuto una carriera straordinaria, avendo conquistato ogni trofeo. Tuttavia, come in ogni aspetto della vita, è fondamentale accettare i cambiamenti, e lui lo ha fatto, proprio come è successo a me quando ho vinto un titolo e poi sono stato allontanato”. Capello ha commentato la conferenza stampa di Ancelotti, che si è tenuta martedì scorso prima della partita con il Mallorca al Bernabéu, definendola “eccellente, è difficile fare meglio”. Ha elogiato la preparazione di Ancelotti, sia per le conferenze che per le partite, sottolineando come, avendo lavorato con lui, ho sempre percepito la sua intelligenza e preparazione.
Capello ha messo in rilievo i quindici trofei vinti da Ancelotti con il Real Madrid, che lo rendono il tecnico più decorato nella storia del club. “Le statistiche parlano chiaro, ma molte volte tendiamo a dimenticarcele. Ha avuto una rosa forte e grazie a questa ha ottenuto grandi risultati. È un allenatore astuto, sa gestire il gruppo e possiede un carisma notevole, qualità fondamentali”, ha aggiunto.
Quando gli è stato chiesto se fosse favorevole a utilizzare metodi severi in spogliatoi con molti egocentrici, l’ex allenatore ha risposto che “un tecnico deve essere astuto e saper come comportarsi in spogliatoio. La vera intelligenza di un allenatore risiede nella sua capacità di adattarsi alle diverse situazioni e persone. Gestire uno spogliatoio con un calciatore come Ronaldo (Nazario) è stato estremamente complicato; dopo la sua partenza, invece, le cose si sono sistemate”.
In merito alla probabile nomina di Xabi Alonso come nuovo allenatore del Real Madrid al posto di Carlo Ancelotti, Capello ha sottolineato le eccellenti capacità del tecnico basco. “Ha ottenuto risultati straordinari, ma guidare il Real Madrid è un compito totalmente diverso, è molto più complesso e significativo”, ha commentato. Infine, Capello ha rivelato: “Io sarei incline a votare Lamine Yamal per il Pallone d’Oro”.
I miei preferiti per il podio sono: Vinicius, Mbappé e, al primo posto, Lamine Yamal.