Eusebio Sacristán è stato celebrato dalla Real Sociedad durante il suo ritorno ad Anoeta

Eusebio Sacristán è tornato lunedì a Anoeta e Zubieta, luoghi simbolo del suo significativo percorso da allenatore. L’ex tecnico vallisoletano guidò la Real Sociedad per tre stagioni, durante le quali lasciò un’importante impronta. Arrivato nel novembre del 2015 per sostituire David Moyes, riuscì a risollevare le sorti della squadra, chiudendo la stagione con una seconda parte molto positiva.

Nella stagione successiva, portò il club in Europa, esibendo un gioco accattivante e fruttuoso che entusiasmò i tifosi, un fattore che gli valse il rinnovo del contratto. Tuttavia, nel suo terzo anno, le eliminazioni nei sedicesimi di finale di Coppa del Re contro il Lleida Esportiu e nella stessa fase della Europa League contro il Red Bull Salisburgo segnarono una svolta, portando alla sua destituzione prima del termine della stagione.

Oltre alla sua carriera come allenatore, Eusebio affrontò una dura prova personale nel 2020, quando un incidente gli causò un coagulo cerebrale, costringendolo a rimanere in coma indotto per oltre una settimana. Fortunatamente, dopo un lungo percorso di riabilitazione, riuscì a riprendersi. Il suo rientro a Donostia lunedì è stato particolarmente toccante, accompagnato da amici, ex compagni di squadra e membri del club, che lo accolsero calorosamente. Jokin Aperribay, presidente della Real Sociedad, gli ha consegnato un regalo in segno di gratitudine e riconoscimento per il suo contributo, sia sportivo che umano, durante il suo periodo al club. Durante la visita, Eusebio ha manifestato la sua emozione nel ritrovare i campi dove ha costruito legami e ricordi indelebili. Ha anche condiviso un messaggio di entusiasmo e soddisfazione: “L’importante è sviluppare un gioco in cui si possa aiutare i giovani a divertirsi.”

Mi riempie di gioia sapere che i miei ex giocatori stiano realizzando i sogni che avevano da bambini. Queste parole esprimono perfettamente la sua filosofia di allenatore.

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