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È tutto pronto per il debutto di Cristian Chivu sulla panchina dell’Inter. La scena si svolge nella magica cornice della Rose Bowl di Pasadena, dove la squadra nerazzurra affronterà il Monterrey. L’allenatore rumeno, visibilmente carico, ha espresso la sua fiducia in un’intervista.
“La squadra ha lavorato bene, ora siamo quasi al completo” ha dichiarato, evidenziando alcuni acciacchi ma nulla di preoccupante.
Preparazione e stato della squadra
Chivu ha sottolineato l’importanza della preparazione fisica e mentale. “I nuovi giocatori, come Luis Henrique e Sucic, stanno facendo progressi, anche se Henrique è un po’ indietro rispetto agli altri.
Dobbiamo essere pazienti, ma li vedrete in campo”. La sua filosofia di gioco si basa su principi solidi: mobilità, simmetria e difficoltà per gli avversari a trovare punti di riferimento.
Strategie e sfide
Parlando del suo approccio, Chivu ha detto: “L’Inter ha sempre avuto un modo di occupare il campo che ha portato risultati. Non possiamo pensare al passato, ma onorare questa competizione. Dobbiamo essere la miglior versione di noi stessi e non cerchiamo alibi”. La sua determinazione è evidente, così come il rispetto per l’avversario.
Riflessioni sulle avversarie
Il tecnico ha anche parlato del Monterrey, affermando di conoscere bene l’allenatore Torrent e alcuni dei suoi giocatori. “La squadra messicana ha ambizioni e il calcio europeo è più organizzato, ma le differenze non sono così marcate”. Chivu è consapevole delle sfide che li attendono, ma è pronto a combattere.
Ambizione e orgoglio
“Dobbiamo affrontare una partita alla volta, l’umiltà è fondamentale. Nessuno regala nulla in questa competizione” ha aggiunto, evidenziando l’importanza di mantenere alta la motivazione. La sua visione per il futuro è chiara: ambizione e orgoglio devono guidare la squadra ad affrontare il torneo con la giusta mentalità.
